"Il comportamento della maggioranza è schizofrenico e il regolamento che permetterà l'accesso con armi negli ospedali ma non in Consiglio regionale, che di fatto sarà escluso dall'applicazione del regolamento, ne è la riprova. Avanti così, al servizio di Berlato, con sprezzo del ridicolo". Andrea Zanoni, esponente del Partito Democratico a Palazzo Ferro Fini si esprime così alla vigilia della seduta di domani, dove si voterà il ‘Regolamento sulle modalità di accesso e di permanenza nelle sedi istituzionali della Regione del Veneto, degli enti del servizio sanitario regionale, degli enti strumentali e degli organismi sottoposti a controllo e vigilanza della Regione'.
"L'allarme lanciato da Confartigianato Imprese Veneto è fondato e richiede una risposta forte e concreta. Non c'è altra scelta: il Veneto deve avere autonomia e poter gestire direttamente il gettito fiscale prodotto dal territorio per reinvestirlo in loco, dando alle imprese quel polmone finanziario irrinunciabile per competere in Europa, dove il differenziale fiscale tra l'Italia e gli altri Paesi è al 20%, e nel mondo, dove le recenti scelte degli Usa fanno capire che solo con una massiccia riduzione del peso fiscale è possibile reggere il confronto con Paesi in via di sviluppo che attuano strategie sempre più aggressive. Toccherà quindi a noi veneti affrontare un percorso di vera autonomia". E' questo il commento del Presidente della Regione del Veneto alla presa di posizione di Confartigianato Imprese Veneto che, con il suo Presidente Agostino Bonomo, punta l'indice contro la manovra correttiva del Governo definendola "un'entrata a gamba tesa" che "ci mortifica come imprese".
Continua a leggere
"Il tracollo delle due banche non è dovuto solo alle decisioni sbagliate del Cda della Banca Popolare di Vicenza, che pure ha fatto disastri, ma anche ad una regia più alta che non ha fatto nulla per evitarlo, i fatti parlano chiaro". Inizia così il lungo e duro intervento del consigliere regionale Antonio Guadagnini (Siamo Veneto) davanti all'assemblea riunitasi l'altra sera a palazzo Balbi. Un intervento-lettera che, secondo alcune indiscrezioni, il consigliere non sarebbe riuscito a far pubblicare da alcuni giornale, nemmeno pagando.Â
La provincia è a secco. Non è una novità il sindaco Achille Variati, nella sua veste di presidente dell'ente, lo denuncia da tempo, la situazione è critica: i prelievi imposti da Roma, il non completo passaggio delle mansioni ad altri enti e le spese di mantenimento di servizi e strutture, stanno mettendo sotto stress palazzo Nievo. In quest'ottica non stupisce, dunque, che la Provincia abbia messo in vendita le sue quote di A4 Holding, assieme alla Camera di Commercio di Milano, alla Città Metropolitana di Venezia, al comune di Vicenza, alla Parcam Srl di Milano, allle province di Verona e Brescia. Il 22 febbraio 2017 A4 Holding da tempo sotto controllo della spagnola Abertis, che ne detiene oltre il 60%, ha pubblicato il bando per la vendita delle azioni di proprietà di vari enti e società pubbliche.
Continua a leggere
Il Movimento 5 Stelle del Veneto incontra gli studenti universitari e mette alle strette la giunta regionale. Questa mattina i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti ed Erika Baldin hanno incontrato una delegazione di studenti universitari veneti: i giovani hanno protestato nei pressi di Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale veneto, chiedendo maggiore attenzione da parte della politica. Nel mirino ci sono le borse di studio, per le quali gli universitari chiedono uno sblocco da parte della Regione. Gli studenti hanno parlato a lungo con Berti e Baldin, i quali si sono presi l'incarico di portare le istanze del popolo studentesco universitario veneto all'attenzione dei colleghi del Consiglio.
Continua a leggere
"Se la Lega pensa di cavarsela così sui costi della politica, si sbaglia di grosso" è l'avvertimento del capogruppo M5SJacopo Berti dopo l'ultimo incontro del gruppo di lavoro sul taglio dei costi della politica. Il consigliere Simone Scarabel, che partecipa al gruppo di lavoro in quota M5S spiega: "Questo tavolo nasce a seguito della nostra pressione sull'abolizione dei vitalizi agli ex consiglieri regionali, ma di questo non si vuole parlare". La Lega propone 7 milioni di tagli in una legislatura, attraverso l'eliminazione del contributo regionale al fondo previdenziale (3300 euro al mese a consigliere) e dell'assegno di fine mandato (80 mila euro lordi in 10 anni).
Continua a leggere
La Regione Veneto istituisce una specifica impegnativa di cura domiciliare per i malati di Sla. Con provvedimento proposto dall'assessore al Sociale, la Giunta regionale assicura un assegno mensile sino a 2 mila euro alle oltre 500 persone affette da sclerosi laterale amiotrofica in Veneto, unificando in un unico contributo fondi statali e fondi regionali. Con l'istituzione dell'impegnativa unica regionale, i malati affetti da Sla percepiranno, pertanto, un assegno mensile (in precedenza il contributo Sla veniva erogato ogni tre mesi), in ragione della gravità della patologia e del reddito. La soglia massima di reddito per accedere al contributo Sla è fissata a 60 mila euro. Gli interessati hanno tempo sino al 30 giugno per presentare l'indicatore aggiornato della propria situazione economica (Isee), che avrà validità annuale.
Continua a leggere
"La ludopatia in Veneto rappresenta una vera e propria emergenza, la spesa pro-capite è di 600 euro a testa annui, con punte di 1800 euro nella provincia di Treviso. Eppure a distanza di quattro mesi dall'approvazione del Collegato alla Legge di stabilità , la Regione non ha ancora individuato le tipologie degli esercizi da considerarsi assimilati alle sale da gioco, scaricando tutto sui Comuni". Ad affermarlo è il consigliere del Partito DemocraticoAndrea Zanoni, primo firmatario di un'interrogazione sottoscritta anche dalla collega Orietta Salemi e da Cristina Guarda della lista AMP.
Continua a leggere
In data odierna il Presidente della Terza Commissione consiliare permanente Sergio Berlato ha presentato una mozione in Consiglio regionale per l'applicazione del regime di deroga in Veneto per la stagione venatoria 2017/2018. L'articolo 9 della Direttiva 2009/147/CE prevede esplicitamente la possibilità per tutti gli stati membri dell'Unione europea di poter applicare il regime di deroga, previsione comunitaria recepita dall'articolo 19 bis della legge statale 157/1992 - ha commentato il Presidente Sergio Berlato - Pertanto se le cacce in deroga sono un'opportunità prevista dalle normative vigenti, sia comunitarie che statali, riteniamo che questa opportunità debba essere garantita ai cacciatori del Veneto.
Continua a leggere