Quotidiano | Categorie: Fatti

Diritto allo studio, M5S incontra gli studenti: protocollata una mozione per le borse di studio

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 3 Maggio 2017 alle 16:45 | 0 commenti

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Il Movimento 5 Stelle del Veneto incontra gli studenti universitari e mette alle strette la giunta regionale. Questa mattina i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti ed Erika Baldin hanno incontrato una delegazione di studenti universitari veneti: i giovani hanno protestato nei pressi di Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale veneto, chiedendo maggiore attenzione da parte della politica. Nel mirino ci sono le borse di studio, per le quali gli universitari chiedono uno sblocco da parte della Regione. Gli studenti hanno parlato a lungo con Berti e Baldin, i quali si sono presi l'incarico di portare le istanze del popolo studentesco universitario veneto all'attenzione dei colleghi del Consiglio.

"Il diritto allo studio - avverte Berti - dovrebbe essere garantito a tutti, a maggior ragione in tempi di crisi economica diffusa. Invece questa Regione spende una nave di soldi per le sagre e per la caccia, chiudendo il borsello di fronte a ragazzi che hanno bisogno di un aiuto per mettere a frutto la propria volontà di emergere". I consiglieri hanno immediatamente protocollato una mozione sull'argomento.

La mozione dei 5 Stelle impegna la giunta veneta a rispettare l'ordine di erogazione dei fondi come previsto dalla normativa, che prevede come per la concessione delle borse di studio le Regioni utilizzino prioritariamente le risorse proprie e quelle derivanti dal gettito della tassa regionale per il diritto allo studio. In questo modo si può creare anche un avanzo del Fondo integrativo statale, le cui risorse possono essere destinate proprio alle Regioni per borse di studio e prestiti d'onore.

Il provvedimento chiede inoltre al governo regionale di adeguare le norme per l'attuazione del diritto allo studio universitario in corso d'anno, anche tramite la riapertura dei bandi, sul massimale Ispe al valore massimo consentito: 50 mila euro anziché 35 mila. La mozione impegna quindi la giunta a vigilare affinché tutte le Università venete eroghino tempestivamente i fondi ricevuti per le borse di studio e a stanziare, entro e non oltre il 31 dicembre di ogni anno, quanto necessario al finanziamento totale delle borse di studio, anticipando quindi i tempi che seguirebbero l'attesa della definizione del riparto del Fis e la sua effettiva erogazione.

Leggi tutti gli articoli su: Movimento 5 Stelle, Erika Baldin, Jacopo Berti

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