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A4 holding: la Provincia si libera delle sue quote, ma i politici continuano a sedere nel Cda

Di Piero Zanin Giovedi 4 Maggio 2017 alle 10:47 | 1 commenti

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La provincia è a secco. Non è una novità il sindaco Achille Variati, nella sua veste di presidente dell'ente, lo denuncia da tempo, la situazione è critica: i prelievi imposti da Roma, il non completo passaggio delle mansioni ad altri enti e le spese di mantenimento di servizi e strutture, stanno mettendo sotto stress palazzo Nievo. In quest'ottica non stupisce, dunque, che la Provincia abbia messo in vendita le sue quote di A4 Holding, assieme alla Camera di Commercio di Milano, alla Città Metropolitana di Venezia, al comune di Vicenza, alla Parcam Srl di Milano, allle province di Verona e Brescia. Il 22 febbraio 2017 A4 Holding da tempo sotto controllo della spagnola Abertis, che ne detiene oltre il 60%, ha pubblicato il bando per la vendita delle azioni di proprietà di vari enti e società pubbliche.

Si è trattato di una seconda gara d'appalto del valore complessivo di 118.217.417,50 euro (377,39 euro ad azione), dopo che la prima era andata deserta. Le trattative sono andate avanti con diverse fortune. Mentre i mercati hanno appreso della possibilità che la società che controlla l'omonima autostrada torni in mano ad imprenditori veneti, segnatamente ad Atlantia del gruppo Benetton, con un'ovvia plusvalenza per il gigante iberico, gli enti pubblici si sono comportati in modo diverso davanti all'offerta di 300 euro ad azione di Abertis.

La maggioranza delle province compresa quella di Vicenza, ha venduto, mentre la Camera di Commercio di Padova ha rifiutato, aprendo un contenzioso giudiziario. Non è il primo che riguarda A4 Holding, visto il pasticcio albanese, dovuto alla vendita da parte di A4 Holding di Serenissima Costruzioni Spa, e la perdita di un appalto milionario su cui sta indagando anche il governo di Tirana.
Questioni che però non toccano Vicenza che oltre alla necessità di fare cassa doveva vendere. Sul piano delle scelte pubbliche, però, serve fare chiarezza. Lo scontro è antico: già nel 2015, si registrò un vero e proprio botta e risposta tra Achille Variati, sempre nella sua duplice veste di sindaco e presidente, e Attilio Schneck diventato, dopo aver lasciato contrà Gazzole, presidente di A4 Holding, sulla possibilità di vendere e a che prezzo le azioni di proprietà della Provincia.
All'epoca Variati dichiaro: "La legge mi costringe a vendere ma non a svendere".
Una posizione che a due anni di distanza e davanti all'offerta a ribasso di Abertis sembra essere venuta a traballare.
Resta poi da capire, tirando una linea in fondo al foglio, quali sono stati i benefici per i cittadini. Chi ha guadagnato dalla partecipazione ad A4 Holding della Provincia e dalla conseguente vendita?
Come spesso accade nomi e cifre aiutano a capire e, appena avremo i dati esatti che abbiamo chiesto a Provincia e Comune, ci torneremo.

Negli anni l'Holding e le sue controllate, comunque, hanno garantito posizioni (e rendite) di prestigio a diversi politici, a cominciare dalla presidente Manuela Dal Lago, che sulla sedia più alta della società si è seduta prima di Attilio Schneck, che, poi, lasciandio il comando alla nuova proprietà privata è diventato, comunque, presidente della controllata Infracom, dove da tempo ha un ruolo apicale l'ex assessore di centro destra Andrea Pellizzari, mentre oggi a capo della Brescia Padova c'è Flavio Tosi e su designazione di Achille Variati vice presidente di A4 Holding è diventato il suo grande elettore per la provincia Costantino Toniolo.

Ma ciò che più conta è stato un investimento da parte della provincia di 35 milioni di euro. Altri tempi, sia perché l'autostrada era considerata una gallina dalle uova d'oro, sia perché le Provincie avevano altre funzioni e bilanci. Quella cifra, oggi, non si può recuperare. Le azioni comprate a oltre 600 euro per titolo sono state liquidate a metà del prezzo pagato.

Ma, ripetiamo, attendiamo i dettagli ufficiali da chi di dovere...


Commenti

Inviato Giovedi 4 Maggio 2017 alle 11:21

Prima era la mutazione del Sindaco di vicenza in "vu cumprà", ora quella del Presidente della Provincia di Vicenza.
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