Zanoni (PD): “Ludopatia, la Regione individui gli esercizi assimilabili alle sale da gioco invece di lasciare da soli i Comuni di fronte a questa emergenza”
Martedi 2 Maggio 2017 alle 16:58 | 0 commenti
"La ludopatia in Veneto rappresenta una vera e propria emergenza, la spesa pro-capite è di 600 euro a testa annui, con punte di 1800 euro nella provincia di Treviso. Eppure a distanza di quattro mesi dall'approvazione del Collegato alla Legge di stabilità , la Regione non ha ancora individuato le tipologie degli esercizi da considerarsi assimilati alle sale da gioco, scaricando tutto sui Comuni". Ad affermarlo è il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni, primo firmatario di un'interrogazione sottoscritta anche dalla collega Orietta Salemi e da Cristina Guarda della lista AMP.
"Le amministrazioni locali sono in difficoltà perché, in mancanza di un elenco certo, spetta a loro applicare le disposizioni, secondo quanto stabilito dall'articolo 54 della legge regionale 30 del 2016, individuando gli esercizi assimilabili. Ma così si viene a creare solo una grande confusione e una totale disomogeneità sul territorio. Questa incertezza, inoltre, incoraggia le richieste di apertura con un aggravio di ricorsi a carico dei Comuni", continua Zanoni. "Il tema del gioco d'azzardo e della ludopatia è fondamentale, per questo è importante intervenire in modo deciso senza fare scherzi o lasciare zone grigie, perché in ballo c'è la salute dei cittadini. Per questo - conclude il consigliere Zanoni insieme a Davide Quaggiotto, capogruppo dem in Consiglio comunale a Montebelluna - è necessario che la Regione individui al più presto le tipologie degli esercizi da considerarsi assimilati alle sale da gioco, attuando, dopo quattro mesi, il comma 3 dell'articolo 54 della legge regionale n. 30/2016".
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