È sicuro e incontestabile che per il disastro della Banca Popolare di Vicenza, non risolto ancora dalle sia pur possenti spalle di... Atlante, abbiano pagato decine di miglaia di azionisti, almeno il 40% dei quali di Vicenza, del Vicentino e del Veneto ed entrati per la loro grandissima maggioranza con dei risparmi in una banca cooperativa per poi ritrovarsi in una S.p.a. con un pezzo di carta, che chiamavano (cattiva) azione i precedenti padroni del vapore scappati con tutta la nave lasciando quì solo il fumo intriso di sogni e progetti bruciati. Per i 62,50 euro che "valevano", dicevano Gianni Zonin e i suoi scudieri, quelle azioni scese, poi, con un minimo di controllo a 10 centesimi, oggi la nuova gestione della BPVi arriva a proporre a 94.000 dei 118.000 azionisti 9 euro.
Alla fine il governo ha sciolto il grande nodo di Vicenza che per anni ha appeso a un filo il proseguimento dell'alta velocità a Est d'Italia. Scrive Eleonora Vallin su "Il Mattino di Padova": "Il 1 febbraio il ministro Graziano Delrio ha firmato il protocollo d'intesa per l'attraversamento del capoluogo berico. Ora Rfi e Italferr procederanno alla progettazione preliminare che dovrà concludersi ad agosto. Il progetto da 805 milioni prevede il mantenimento della stazione storica di via Roma, una nuova fermata in Fiera e una serie di opere complementari per 250 milioni tra cui un filobus sull'asse Est-Ovest.
Il via libera alla progettazione preliminare del secondo lotto funzionale della linea AV/AC Verona - Padova "Attraversamento della città di Vicenza" è un evento di grande importanza per la nostra città , si legge in una nota del PD Vicenza città .
Il potenziamento della linea ferroviaria Verona - Padova derivante dal quadruplicamento dei binari permetterà di: raddoppiare l'attuale numero di treni regionali che prestano servizio lungo la linea, arrivando a un cadenzamento ogni 15 minuti, triplicare il numero dei treni merci che percorrono la linea, con l'obiettivo di spostare su rotaia almeno il 25% del traffico merci (oggi al 9%) un leggero aumento del numero dei treni passeggeri a lunga percorrenza.
"Con quale coraggio il Sindaco Riccardo Poletto scarica la responsabilità del ritardo dei lavori per il Ponte Vecchio sulla Vardanega? È un bluff clamoroso, i cittadini non sono così sprovveduti e sanno perfettamente che la causa del ritardo è da addossare esclusivamente a un'amministrazione che si è dimostrata non all'altezza e che passerà alla storia per il numero di ricorsi collezionati in questi anni". Così, ina nota, Nicola Finco capogruppo in Consiglio regionale della Lega Nord attacca il Sindaco di Bassano del Grappa, Riccardo Poletti, sulla questione del restauro del Ponte Vecchio. "La ditta ha spiegato chiaramente come i lavori, che sarebbero dovuti partire a dicembre, hanno subito un ritardo a causa della trattativa e conseguente transazione, soldi pubblici, tra il Comune e la Inco.Continua a leggere
"Concordo con la proposta della Confartigianato di Vicenza e di Treviso di istituire un Tribunale delle imprese a Bassano del Grappa che garantisca una giustizia specializzata e più celere, aderente alla realtà delle tante piccole e medie imprese del territorio. Il M5S ha presentato due emendamenti alla legge delega in esame in Commissione Giustizia del Senato, che vanno in questa direzione. Non sono sorpreso delle riserve della collega Sen. Rosanna Filippin circa l'impossibilità di istituirlo. D'altra parte il PD ora (come peraltro la Lega Nord ed il centro-destra nella precedente legislatura), ne hanno notoriamente decretato la chiusura", afferma in una nota il Senatore Enrico Cappelletti, capogruppo M5S in Commissione Giustizia.
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Sostenere le imprese venete per le quali l'accesso al credito risulta compromesso per colpa delle banche finanziatrici. A questo è destinata la linea di intervento attivata con un provvedimento della giunta veneta, di cui è stato relatore l'assessore allo sviluppo economico Roberto Marcato.
"Il provvedimento - evidenzia Marcato ina nota della Giunta regionale del Veneto - è pensato per alleviare i riflessi pesantemente negativi sull'andamento economico e patrimoniale delle aziende del territorio veneto, massacrate dal colpevole operato delle banche. Dà attuazione all'articolo del "Collegato alla legge di stabilità regionale 2017" che, al fine di favorire l'accesso al credito delle imprese danneggiate dalle banche, prevede di intervenire facendo ricorso ad operazioni sulla riassicurazione del credito, a valere sul Fondo regionale di garanzia e controgaranzia".
"Approvando il Progetto di Legge statale di iniziativa regionale, nato dalla fusione del progetto di legge presentato dal sottoscritto e quello presentato dal collega Villanova, Il Consiglio regionale del Veneto ha mandato al Governo un segnale politico forte: Nessuno, per alcun motivo, nemmeno legato al credo religioso, può girare in luoghi pubblici o aperti al pubblico con il volto coperto" questo il commento, come si legge in una nota, di Sergio Berlato, Consigliere regionale e coordinatore per il Veneto di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, che in merito al provvedimento approvato dal Consiglio regionale del Veneto spiega "abbiamo semplicemente interpretato il bisogno di sicurezza dei nostri cittadini e stabilito un principio di civiltà , chiarendo anche, in modo inequivocabile, che nessuno per nessun motivo può costringere un'altra persona ad occultare il proprio volto.Continua a leggere
"Il lupo è salvo, almeno per ora: è stata rinviata al 23 febbraio pv la trattazione del tema degli abbattimenti controllati per diminuire la popolazione del lupo nelle aree in cui la convivenza con l'uomo si sta facendo problematica". Lo annuncia in una nota il consigliere regionale del Movimento Cinque StelleSimone Scarabel che "esprime soddisfazione per il rinvio". "Avevo personalmente invitato il Governatore del Veneto - ricorda il consigliere regionale - a schierarsi contro la proposta ministeriale. Non si tratta certo di una vittoria, ma almeno c'è tempo per lavorare in ordine alla questione dell'abbattimento controllato. Speriamo che da qui al 23 febbraio i pochi che erano favorevoli al progetto, così come proposto dal Ministero, possano ripensarci".
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"Dopo essere stati ‘bastonati' con sanzioni fino a 3600 euro per chi disturba l'attività venatoria, i cittadini del Veneto vengono ancora presi in giro dalla normativa voluta dal consigliere Sergio Berlato e dalla Lega Nord in ordine alle multe da applicare ai cacciatori". Lo affermano in una nota congiunta il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni e la collega Cristina Guarda della lista Alessandra Moretti Presidente, i quali "commentano negativamente i Progetti di Legge dei consiglieri Berlato e Rizzotto, presentati oggi in Terza Commissione consiliare permanente".
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