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Sanità, Bartelle (M5S): assessore Coletto risponda a cittadini che chiedono migliori servizi negli ospedali
"Ringrazio l'assessore Coletto per la definizione di 'Regina delle denunce', slogan che rappresenta appieno il mio operato come Consigliera regionale del Veneto, perché le denunce da riportare sono molte, quasi infinite, finché a governare questa regione saranno gli assessori come Coletto, e nessuno slogan potrà fermarmi". Sono le affermazioni, affidate ad una nota ufficiale, della Consigliera del Movimento 5 Stelle Patrizia Bartelle che interviene a seguito delle dichiarazioni dell'Assessore alla Sanità Luca Coletto riguardanti la vicenda della degenza dell'esponente pentastellata presso il Pronto Soccorso di Adria.
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SPV, Rizzotto (ZP): sui tributi per la Pedemontana l'opposizione racconta falsità
"Continua l'atteggiamento irresponsabile dell'opposizione che al solo fine di attaccare il Presidente Luca Zaia e la sua maggioranza, cosa che non tentano nemmeno più di nascondere, travisano i fatti e fanno finta di dimenticare di chi siano le responsabilità ". Lo afferma, in una nota ufficiale, la consigliera regionale del Gruppo Zaia Presidente Silvia Rizzotto, che spiega come "la gestione commissariale governativa della Superstrada Pedemontana Veneta, che aveva quindi compito di vigilare sull'opera, si è conclusa il 31 dicembre 2016. Era un Commissario scelto e nominato dal Governo. Dal 1 gennaio 2017, la questione è in mano alla Regione e prontamente, come dimostrano i fatti, il Presidente Luca Zaia si è assunto la responsabilità del nuovo ruolo. In poco tempo, la Regione ha indicato una soluzione concreta per risolvere la criticità emersa in ordine all'opera, in particolare circa le difficoltà di chiudere il ‘clousing finanziario' da parte del concessionario, cosa peraltro nota da luglio 2016, e quindi consentire che l'infrastruttura più importante, attualmente in corso in Italia, non resti una incompiuta".
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Il Console dell’Oman ricevuto al Palazzo della Regione dal Presidente Ciambetti e dai consiglieri Bassi e Conte
Il Console del Sultanato dell'Oman, Giuseppe De Pascali Pepe, è stato ricevuto, come spiegato da una nota ufficiale, da Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, a palazzo Ferro Fini a Venezia affiancato dal Segretario Generale Roberto Valente e dai consiglieri Andrea Bassi e Maurizio Conte. "L'Oman non solo è uno dei paesi più sviluppati e stabili nell'area araba, ma ha avuto il riconoscimento da parte dell'Onu per il miglior indice di sviluppo socio-economico al mondo negli ultimi quarant'anni" ha spiegato il presidente Roberto Ciambetti. Da parte sua il console si è detto molto soddisfatto dell'incontro veneziano: "Per me è stato un onore - ha detto il console De Pascali Pepe - oltre a un piacere essere accolto qui nella sede del Consiglio regionale in questa città che è culla di una antica storia, di una grande cultura, e la mia speranza è quello che l'Oman possa essere sempre più presente in questa realtà socio-economica così importante come è il Veneto".
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Giovanna Negro: “Approvata la mozione che impegna la Giunta a non tagliare i contributi alle scuole paritarie per l’infanzia”
"In data odierna, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato una mozione, con la sottoscritta prima firmataria, che impegna la Giunta regionale a non attuare i tagli previsti, nel bilancio regionale per l'anno 2016, dei contributi alle Scuole paritarie per l'infanzia".
Lo annuncia con soddisfazione, in una nota ufficiale, la consigliera regionale Giovanna Negro (Veneto del Fare), che spiega come "l'educazione delle nuove generazioni rappresenta il cuore del progresso e dello sviluppo di una determinata comunità , e va quindi adeguatamente valorizzata e sostenuta per creare le condizioni di una crescita più intelligente, sostenibile e solidale, come peraltro ribadito dal documento dell'Unione Europea ‘Europa 2020'".
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Manuel Brusco e Simone Scarabel: “Esclusi dalle audizioni i comitati che portano gli interessi dei cittadini”
"Comitati e associazioni sono tagliati fuori dalle audizioni sulla Pedemontana". L'accusa arriva dai Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Manuel Brusco e Simone Scarabel che, tramite una nota ufficiale, bocciano "la linea intrapresa sull'argomento dalla Regione: giovedì, la Prima e la Seconda commissione consiliare si riuniranno in seduta comune per ascoltare i Sindaci del territorio interessato dal progetto, ma dalle audizioni sono stati esclusi, dopo un primo invito, subito annullato, comitati e gruppi che portano gli interessi dei cittadini".
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Pedemontana Veneto, Guarda e Zanoni: Zaia e maggioranza limitano consiglieri e mettono il bavaglio alla società civile
"L'accelerata di Luca Zaia e della sua maggioranza sulla Pedemontana è gravissima: viene messo il bavaglio alla società civile e, contemporaneamente, si legano le mani ai consiglieri rischiando di peggiorare una situazione già adesso disastrosa. Soprattutto adesso, dopo che chi è stato battuto nel vecchio appalto, Impregilo, non accetta di vedere l'avversario inadempiente, la SIS, premiato da Luca Zaia e ha ovviamente diffidato il presidente. Impregilo ha ragione, troppo comodo prendere impegni e poi dire che non è possibile rispettarli". Ad affermarlo sono i consiglieri Cristina Guarda della lista AMP e Andrea Zanoni del Partito Democratico, per mezzo di una nota ufficiale, che stigmatizzano la "corsa contro il tempo", decisa dalla maggioranza.
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Gianni Alemanno: "Sì ai simboli religiosi, no al volto coperto"
In una nota Gianni Alemanno dice la sua opinone sul volto coperto. "A mio avviso è profondamente sbagliata la sentenza della Corte Ue che autorizza le imprese private a vietare l'esposizione di simboli religiosi ai propri dipendenti. È vero che questo può essere un modo per evitare il velo islamico sul volto delle donne, ma è altrettanto vero che questo può essere uno strumento per impedire a chiunque di esporre un crocefisso o un simbolo cristiano che porta al collo. Per combattere il diffondersi del velo islamico sono sufficienti le norme di sicurezza che impongono a chiunque di essere immediatamente riconoscibile per l'identificazione personale. Al contrario attaccare tutti i simboli religiosi significa inseguire una deriva laicista che pretende di cancellare l'identità delle persone, soprattutto quella più importante che riguarda la propria fede."
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Laura Puppato: "Su Festa della Liberazione da SaIvini parole ignobili e ignoranti"
"Il 25 aprile in piazza per la festa della liberazione dai delinquenti? E' il caso di dire che Matteo Salvini non sa quello che dice e che ha pronunciato, da ignorante, parole ignobili. Proprio la vicenda che il leader della Lega cita, ovvero l'assoluzione in appello del tabaccaio Franco Birolo che a Padova nel 2012 uccise un ladro nel suo negozio, dimostra che le sue esternazioni sguaiate affinché si approvi una nuova legge sulla legittima difesa sono strumentali. L'ordinamento penale italiano non potrà individuare tutte le fattispecie e far corrispondere ad ogni fatto una pena predeterminata, giacché sta proprio al giudice valutare e discriminare caso per caso. La difesa non sempre è legittima e la reazione deve essere proporzionata al reato, questo è certo e di questo terremo conto per qualsiasi modifica delle pene". Lo dice la senatrice del Pd Laura Puppato tramite una nota ufficiale. "Quel che Matteo Salvini vuole - prosegue Laura Puppato - è il far west, in cui ognuno sia libero di armarsi e farsi giustizia da sé. Gli ricordo che, ovunque è applicata, la libera circolazione delle armi è correlata all'aumento della criminalità , dei delitti e degli incidenti mortali. Diversa è la legittima esigenza di velocizzare la giustizia, per cui l'Aula del Senato approverà a breve il ddl penale che contiene una serie di misure per restringere, per esempio, la possibilità di ricorrere in appello. Una domanda sorge poi spontanea: ma il leader del Carroccio conosce la Festa della Liberazione? Ha mai partecipato? Credo di no, altrimenti non avrebbe indetto una manifestazione a favore della violenza proprio il 25 aprile".
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Nicola Finco: “Mai più calvari giudiziari per che si difende”
"L'assoluzione di Franco Birolo è una buona notizia, chi difende la propria famiglia e la propria attività ha sempre ragione e la difesa è sempre legittima. Dispiace che abbia dovuto affrontare un calvario giudiziario che, per sua stessa ammissione, l'ha sfibrato. Il 25 aprile a Verona saremo in piazza per chiedere a questo Governo di cambiare la legge e dare la possibilità a tutti i cittadini italiani di difendersi" Così Nicola Finco (Capogruppo della Lega Nord al Consiglio Regionale) commenta, tramite una nota ufficiale, l'assoluzione di Franco Birolo, il tabaccaio di Civè di Correzzola che il 25 aprile del 2012 sparò e uccise il malvivente che era entrato nel suo esercizio commerciale.
"Troppo spesso in questo paese la vittima si è trasforma in carnefice, non deve più accadere. Diamo un segnale forte, chi ruba e delinque deve sapere che se entra in casa mia può anche non uscirne". Continua a leggere
"Troppo spesso in questo paese la vittima si è trasforma in carnefice, non deve più accadere. Diamo un segnale forte, chi ruba e delinque deve sapere che se entra in casa mia può anche non uscirne". Continua a leggere
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Simone Scarabel: “Il dossier Agromafie vede il Veneto entrare nella classifica delle aree più colpite d’Italia dal fenomeno”
Il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Simone Scarabel informa che "il dossier ‘Agromafie', presentato oggi a Roma ed elaborato da Eurispes, Coldiretti ed Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura, vede il Veneto entrare nella classifica delle aree più colpite in Italia dal fenomeno. A livello nazionale, questo il piazzamento di alcune nostre province: Verona (3°), Padova (12°) e Treviso (17°). Suini esteri ‘nazionalizzati', vino e grappa adulterati hanno richiesto l'intervento delle Forze dell'Ordine in queste aree".
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