Categorie: Fatti
Martedi 23 Maggio 2017 alle 17:06
Con la crisi del modello delle banche popolari, il sistema bancario veneto - considerato fino a poco tempo come una delle "perle" del sistema creditizio nazionale, rischia di scomparire. Ma le imprese non vogliono darsi per vinte all'idea di un Veneto senza banche di riferimento e oggi tornano a dare la scossa attraverso il Presidente di
Apindustria Confimi Vicenza,
Flavio Lorenzin, uno che di fronte alle vicende di
BpVi e
Veneto Banca non è mai stato tenero. «
Abbiamo sempre invocato giustizia, chiarezza e assunzione di responsabilità in merito a quanto accaduto in questi anni - spiega il rappresentante delle aziende manifatturiere -
anche nell'interesse delle tante aziende che hanno visto gravare sui propri bilanci la perdita di valore delle azioni, a causa degli errori imperdonabili commessi da pochi soggetti ai vertici delle strutture».
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Categorie: Banche, Fatti
Martedi 23 Maggio 2017 alle 11:33
È umano che sognino la tranquillità le associazioni dei consumatori, quelle dei soci di BPVi e Veneto Banca e i risparmiatori stessi, che hanno aderito all'Offerta Pubblica diTransazione (Opt) su cui si è scatenato il caso della tassabilità dei relativi indennizzi condizionati, però, all'obbligo di non fare causa alle banche, ai loro vertici e ai controlloriil che, per l'Agenzia delle Entrate, qualificherebbe quei ristori come redditi tassabili per i percettori e su cui versare le ritenute d'acconto per gli erogatori. È umano e, perciò, pubblichiamo anche le note come quelle di Aduc che leggono le prese di posizione di ieri delle due ex Popolari venete come "tranquillizzatrici" ma non possiamo non richiamare tutti alla necessaria prudenza perchè la lettura generale e non di parte delle considerazioni della Banca Popoalre di Vicenza porta a mantenere forti dubbi e accesi i riflettori a scanso di nuove delusioni. Di seguito il comunicato.
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Categorie: Fatti
Venerdi 19 Maggio 2017 alle 17:35
Si è svolto questa mattina a Venezia, presso palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, un incontro-dibattito sul tema "Come superare la crisi dei risparmiatori dell'area veneta e delle banche venete" organizzato da Confassociazioni. Scopo dell'incontro, la ricerca di un confronto fra tutti i soggetti e portatori di interessi che intendono trovare una soluzione di equilibrio, concreta e pragmatica, volta a minimizzare i danni subiti dal tessuto produttivo veneto in conseguenza della crisi delle principali banche venete. A fare gli onori di casa, il Presidente del Consiglio regionale del Veneto e l'Assessore regionale ai Servizi sociali. Presenti in sala, oltre ai rappresentanti delle diverse associazioni, anche il Presidente
Bpvi Gianni Mion e il Presidente di
Veneto Banca Massimo Lanza.
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Categorie: Economia&Aziende
Martedi 2 Maggio 2017 alle 11:12
A margine dell'assemblea, a parte Atlante 125 i disperati presenti, di approvazione del drammatico bilancio della nuova BPVi, in cui Mion, Viola & c. hanno avuto il coraggio, parliamo sul serio, di chiederne a proprio rischio e pericolo legale l'approvazione pur con i dubbi espressi sulla "continutà aziendale", sul foglio confindustriale locale troviamo una nuova definizione del termine
habitué, che
normalmente sta per "
frequentatore assiduo, abituale, cliente affezionato di un locale pubblico". Per il GdV gli habitué sono quelli che "
sono andati addirittura oltre il tempo concesso" da Fabrizio Viola per gli interventi in assemblea. Non sapevamo che i rappresentanti della associazioni e i soci più depressi o più combattivi fossero degli habituè, frequentatori assidui e clienti affezionati di un locale pubblico come... le sale dei pianti dei soci traditi da Gianni Zonin & c. Ora che lo sanno anche loro, saranno corsi a comprare qualche copia in più del giornale che tanto amava i teatrini dei precedenti cda...
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Categorie: Informazione, Banche, Economia&Aziende, Giudiziaria
Sabato 15 Aprile 2017 alle 20:13
«
Anche dopo che il fondo Atlante aveva acquisito il controllo della banca, dopo un anno dal suo allontanamento e nonostante si trovasse agli arresti domiciliari con l'accusa di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza della Banca d'Italia e di Consob, Vincenzo Consoli, ex amministratore delegato e poi direttore generale, stava progettando di riprendersi il controllo di Veneto Banca. Dopo il suo allontanamento avrebbe continuato a "gestire" un gruppo di dirigenti a lui fedeli. Lo scrive, nero su bianco, la Cassazione, nelle motivazioni depositate giovedì in cui spiega perchè lo scorso 16 dicembre ha confermato il mantenimento degli arresti domiciliari scattati ad agosto a carico di Consoli, in relazione alla sussistenza del rischio di reiterazione dei reati e di inquinamento probatorio»: così s
crive oggi su Il Sole 24 Ore Katy Mandurino dopo la sentenza ricevuta in tempo reale.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 9 Aprile 2017 alle 22:50
Dopo
Francesco Iorio e
Cristiano Carrus Fabrizio Viola vuole evitare nuovi
fake dg, falsi dg e allora ha ordinato di allargare la mazzetta quotidiana di giornali per la rassegna interna. Gli editori gongolano, BCE, Bankitalia e Egon Zehnder no...
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 2 Aprile 2017 alle 14:28
Oggi si legge che la signora, che sabato 25 marzo
ha vinto la causa per riavere tutti i suoi circa 40.000 euro affidati a
BPVi per azioni da 60.5 euro giudicate "illiquide", ha già ricevuto dalla
Banca Popolare di Vicenza, che non si è opposta alla decisione del giudice di Verona, tutti quei soldi più interessi, rivalutazione e spese legali per un totale di 60.000 euro. Nulla ha ancora ricevuto chi ha transato a 9 euro entro il 28 rinunciando ad ogni altro suo diritto e dovrà aspettare ancora, "
giusto regolamento"
Opt (
Offerta pubblica di transazione). Giustizia è fatta.
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Categorie: Economia&Aziende
Sabato 25 Marzo 2017 alle 20:09
Martedì sarà l'ultimo giorno per aderire all'offerta pubblica di transazione della
Banca Popolare di Vicenza. Ieri le sottoscrizioni hanno raggiunto quota 66%. Intanto, l'agenzia canadese di rating
Dbrs ha confermato la valutazione (B sul lungo termine, R4 sul breve) con la notazione «sotto osservazione con implicazioni negative» e ha declassato
Veneto Banca portando il rating allo stesso livello di
BPVi. La notizia è arrivata il giorno dopo che le dichiarazioni della presidente della
vigilanza bancaria della
Banca Centrale Europea Daniele Nouy avevano messo in allarme il Veneto. «In casi particolari il consolidamento può anche prendere la forma dello scioglimento delle banche se diventano non sostenibili», aveva detto giovedì.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Martedi 21 Febbraio 2017 alle 21:57
C'è un altro termine che è entrato nel vocabolario degli azionisti di
BPVi e
Veneto Banca, un vocabolo che la maggior parte di loro, prima d'ora, non conosceva, si tratta di:
warrant. Lo aveva evocato il Presidente di
Quaestio,
Alessandro Penati, ancora tempo fa, poi ... l'idea era stata accantonata per "impraticabilità ", ora invece sembra tornata di moda. Pare proprio che venga fatta circolare sui media questa ulteriore proposta ai vecchi azionisti per "capire l'effetto che fa", insomma per saggiare le reazioni della "Piazza". In teoria dovrebbe essere un mezzo per consentire ai vecchi azionisti della Banca di recuperare parte delle perdite subite, "puntando" sul risanamento delle nostre Popolari e quindi sulla loro rivalutazione, ma è bene fare immediatamente alcune osservazioni. Innanzitutto diciamo cosa è un warrant.
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