Si è costituito il primo comitato vicentino per il "sì" al referendum sull'autonomia veneta. Ne è promotrice l'associazione "Vinova" di Vicenza, nella cui sede s'è tenuto il simbolico taglio del nastro inaugurale. Il comitato è coordinato da Cristina Guarda, consigliera regionale, ed è sostenuto oltre che da Vinova da un gruppo di giovani tra cui Francesco Meneghello, Andrea Chimetto, Marina Peric, Isabella Marmoro e Cristiano Spiller. Alla cerimonia, oltre a Cristina Guarda, che ha tagliato il nastro, era presente anche l'onorevole Simonetta Rubinato, deputata veneta del Pd, e naturalmente il presidente di "Vinova", Otello Dalla Rosa.
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"Con il collega Bratti ho presentato un'interrogazione al Ministro dell'Ambiente sull'annosa questione dell'inquinamento da Pfas in Veneto. Una questione grave, di cui mi ero già occupato in passato e sulla quale è necessario intervenire. I Pfas, infatti, favoriscono neoplasie renali, tumori al testicolo, diabete, malattie cardiovascolari e Alzheimer. Allarmi sull'inquinamento da Pfas delle acque del Veneto sono stati lanciati da associazioni ambientaliste, come Legambiente e Greenpeace, in particolare per il fiume Fratta Gorzone. Preoccupazioni confermate anche da uno studio del CNR che ha rilevato la presenza di questi composti in molte aree d'Italia e in particolare in Veneto, dove trenta comuni distribuiti tra le province di Vicenza, Verona e Padova sono interessati dall'inquinamento delle acque superficiali e delle falde acquifere. Continua a leggere
Ammontano 1 milione 460 mila euro le risorse destinate dalla Regione del Veneto al finanziamento del piano annuale degli interventi regionali a sostegno dello sport. "Dopo aver acquisiti i pareri favorevoli prima dalla Consulta regionale per lo sport e successivamente quello della competente Commissione consiliare - spiega l'assessore veneto allo sport - abbiamo approvato definitivamente in Giunta il piano esecutivo 2017, finanziandolo con 790 mila di spesa in conto capitale a favore dell'impiantistica sportiva e 670 mila in parte corrente per iniziative di promozione".
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"Va bene istituire la commissione d'inchiesta sull'inquinamento da Pfas, se non altro per superare la grave mancanza di comunicazione e coordinamento tra Giunta e Consiglio regionale. Ma i cittadini della zona rossa sono angosciati e stanchi di analisi del problema: desiderano risoluzioni urgenti". Ad affermarlo la consigliera regionale Cristina Guarda (AMP), commentando la decisione del Consiglio regionale di istituire la Commissione d'Inchiesta per le acque inquinate del Veneto in relazione alla contaminazione di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS). L'esponente mette in evidenza una serie di questioni aperte, a partire da quella dell'acquedotto: "dopo quattro anni di attesa si avviino immediatamente i progetti già presentati dai gestori del servizio idrico, si utilizzino gli 80 milioni di contributo statale e si stanzino le risorse necessarie. O i soldi si tirano fuori solo per la Pedemontana?".
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"Basta spot pubblicitari, la politica è una cosa seria". La consigliera regionale del Movimento Cinque StellePatrizia Bartelle interviene con determinatezza in aula a Palazzo Ferro-Fini, a margine della discussione sul pdl 4/17 per la modifica dell'articolo 52 del Codice penale, quello che disciplina la cosiddetta legittima difesa. "Ci si impegni prima di tutto - puntualizza l'esponente pentastellata - a chiedere allo Stato certezza della pena senza ulteriori passaggi populistici. Gli spot pubblicitari non fanno parte del nostro modo di intendere di fare politica, motivo per cui il M5S ha già bocciato la legge proposta in Parlamento dal PD".
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"Questo matrimonio non s'ha da fare". All'ombra dell'Arena suonano un po' come le minacce dei bravi di manzoniana memoria la serie "strappi" e appunti che l'Amministrazione vicentina sta inserendo nella complicata trattativa per la fusione di Aim con Agsm. Le nozze ci saranno: sia a Vicenza che a Verona l'affare è dato per scontato. Come in tutti i matrimoni combinati si litiga, però, per la dote che nel caso specifico significa, per lo più, spartirsi le poltrone. Dopo mesi di trattative, l'ultimo rilancio arriva dall'assessore Michela Cavalieri. La specialista dei conti vicentina ha prima preso in mano la bozza di contratto, notando delle "incoerenze" con quanto deciso in precedenza, e ha poi preso carta e penna per scrivere alla controparte le sue annotazioni.
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Manca appena una manciata di giorni, poi le regole del gioco cambieranno ancora. Il prossimo 28 maggio le Bcc venete si incontreranno per un'assemblea "straordinaria", in tutti i sensi, destinata a fare storia e alla quale parteciperanno tutti i vertici del credito cooperativo veneto. Il quadro è complesso. Il Cda delle Bcc Venete si è riunito lo scorso mercoledì per dare il via alla variazione dello statuto (cambiamenti già decisi nel 2014) e quindi convocare l'assemblea. E' stata questa probabilmente l'ultima decisione, presa unitariamente, dell'attuale Consiglio che esprima una maggioranza ormai solo teorica e non più pratica. L'attuale Cda, infatti, con 6 membri su 10 appoggia Cassa Centrale ma la maggioranza delle Bcc venete (13 a 11) si è schierata in favore di IccreaContinua a leggere
Pubblicato l'11 maggio alle 2016, aggiornato il 13 alle 22.20. Oggi vi proponiamo un'intervista video esclusiva all'architetto Massimo Follesa, storico portavoce del CoVePA (Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa), sulla sua presa di posizione dell'11 maggio sulle dure osservazioni della Corte dei Conti sullo stato di avanzamento della Superstrada Pedemontana Veneta. Nell'intervista abbiamo iniziato ripercorrendo, a beneficio di chi non conosce in dettaglio la genesi del caso, le varie tappe della travagliatissima opera viaria nata all'epoca di Giancarlo Galan per poi valutare con Follesa le conseguenze di errori di previsione e conclamati "favori" al privato, ulteriormente sottolineati a Luca Zaia il 10 maggio scorso anche dalla Corte dei Conti.