Quotidiano | Categorie: Fatti

Vinòva promuove un comitato per il Sì all'autonomia, è il primo a Vicenza. Cristina Guarda coordinatrice

Di Emma Reda Martedi 16 Maggio 2017 alle 17:38 | 0 commenti

ArticleImage

Si è costituito il primo comitato vicentino per il "sì" al referendum sull'autonomia veneta. Ne è promotrice l'associazione "Vinova" di Vicenza, nella cui sede s'è tenuto il simbolico taglio del nastro inaugurale. Il comitato è coordinato da Cristina Guarda, consigliera regionale, ed è sostenuto oltre che da Vinova da un gruppo di giovani tra cui Francesco Meneghello, Andrea Chimetto, Marina Peric, Isabella Marmoro e Cristiano Spiller. Alla cerimonia, oltre a Cristina Guarda, che ha tagliato il nastro, era presente anche l'onorevole Simonetta Rubinato, deputata veneta del Pd, e naturalmente il presidente di "Vinova", Otello Dalla Rosa.

"Da qui al 22 ottobre, data indicata per lo svolgimento del referendum, il comitato - spiega il presidente Dalla Rosa - ha il compito di discutere ed elaborare le ragioni e le modalità di una vera autonomia, responsabile e solidale, fondata su elementi concreti e non sugli slogan e la propaganda di chi fino ad oggi si è occupato più della propria immagine che della sostanza dell'autonomia". "Il limite vero della nostra regione - ha spiegato Paolo Gurisatti, economista, durante il dibattio che è seguito al taglio del nastro - è che il Veneto come regione europea non esiste dal punto di vista politico e amministrativo. Nell'attuale modello regionale dominano le amministrazioni e le istituzioni fondate sulla dimensione "provinciale", che sono incapaci di dare al contesto regionale una fisionomia e una guida degna di una regione avanzata".

"I limiti della proposta di autonomia avanzata dall'attuale governo regionale sono evidenti - ha spiegato Dalla Rosa - E l'autonomia è una questione troppo importante perché sia lasciata all'iniziativa della Lega o a uno scontro politico di partiti. È dunque giusto non solo partecipare alla discussione sull'autonomia che vogliamo, indipendentemente dalla cattiva formulazione del quesito referendario, ma anche correggere la possibile deriva populista della consultazione con alcune proposte di merito". "A nostro avviso - ha proseguito Dalla Rosa - promuovere lo sviluppo del popolo veneto fuori dal contesto europeo, con una classe dirigente orientata al campanile, con una lingua e una cultura che non interpretano le ambizioni delle nuove generazioni, che hanno un basso livello di attrattività a livello globale, è fortemente sbagliato. Significa proiettare al futuro le mediocri prestazioni di un sistema amministrativo che finora non ha dato un contributo alla crescita, non tanto per la scarsità delle risorse disponibili (data la natura dei rapporti fiscali con lo Stato centrale), quanto per l'inefficienza della classe dirigente e l'inadeguato livello culturale di parte del ceto amministrativo".

"Noi siamo favorevoli, tra l'altro, alla costituzione di una città metropolitana nel Veneto centrale, costituita dalle zone di Vicenza, Padova, Treviso e Mestre, che svolga le stesse funzioni che riveste Milano in Lombardia, che sappia - cioè - attrarre investimenti stranieri e dia sostanza e prospettive all'industria 4.0 che si caratterizza soprattutto, nella nostra area, per la dimensione manifatturiera".


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Lunedi 26 Giugno 2017 alle 21:05 da kairos
In Matrimonio Aim-Agsm, dopo il ballottaggio di Verona riparte la corsa contro il tempo
Gli altri siti del nostro network
Pagine