PFAS, M5S Veneto afferma: "La regione sapeva dei rischi per la salute, ma ha sempre taciuto. Va chiusa linea Pfas". La replica della Miteni: verifichi il ministero della salute
Pubblicato il 6 gennaio alle 15.46, aggiornato alle 18.11 con la replica di Miteni alla nota del M5S Veneto pubblicata di seguito e che qui vi proponiamo: "Sarebbe auspicabile che il ministero della salute acquisisse questa e le altre ricerche usate anche in modo politico negli ultimi mesi per valutarne il valore scientifico anche nel contesto delle numerosi ricerche svolte in tutto il mondo». Di seguito la nota M5S che ci è arrivata a firma del senatore Enrico Cappelletti, dei deputati Francesca Businarolo e Alberto Zolezzi, dei consiglieri regionali Jacopo Berti e Manuel Brusco, di Sonia Perenzoni, consigliere comunale Montecchio Maggiore, e dell'amministrazione di Saregoprima pubblicata. "Il registro nascite gestito dalla Regione rivela che i Pfas causano malattie, anche mortali": è così che inizia la nota del M5S Veneto in cui si parla di un aumento della gestosi e del diabete in gestazione nelle donne in gravidanza e problemi per alcuni neonati.
Continua a leggereMovimento 5 Stelle scende in campo contro le banche italiane: violato il divieto di schiavitù e il diritto alla proprietà privata
Movimento 5 Stelle scende in campo contro le banche italiane per tutelare i risparmiatori danneggiati. I pentastellati vogliono ricorrere alla Corte Europea per evidenziare quelle che sono state le "omissioni dello Stato italiano". Al comando dell'operazione l'europarlamentare David Borelli e il capogruppo del M5S in Veneto, Jacopo Berti che hanno conferito il mandato allo studio dell'avvocato Sergio Calvetti di Treviso, (difensore di circa 4mila risparmiatori e azionisti di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza) e al professore Salvatore Patti, ordinario di diritto privato alla Università La Sapienza.
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Baldin (M5S): "soluzione falsi profughi? identificarli, scovarli ed espellerli"
La consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Erika Baldin riassume in tre punti la possibile soluzione per superare l'emergenza legata all'immigrazione, sostenendo come "sia necessario identificare chi arriva in Italia, scovare i falsi profughi, espellere gli immigrati irregolari nel giro di qualche giorno, senza parcheggiarli in inutili CIE, spesso gestiti dalle mafie, accogliere chi ha diritto d'asilo ed integrare seriamente gli immigrati regolari". L'esponente Pentastellata chiarisce che "queste sono indicazioni dettate dal buonsenso, che il M5S afferma da anni. Chiediamo che vengano stipulati tutti quegli accordi bilaterali che ci darebbero la facoltà di espellere gli immigrati irregolari che, come certificato dalla stessa UE, sono l'80% di chi è giunto in Italia negli ultimi anni; proponiamo, contestualmente, di assumere migliaia di laureati in discipline giuridiche che possano identificare al più presto chi ha diritto all'asilo e chi no. Gli irregolari identificati al termine di questo processo andranno quindi prontamente rimpatriati, invece di riaprire i CIE che sembrano piacere solo a ‘Mafia capitale'".
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Zanoni (Pd) attacca Zaia: "altro che panevin, la salute dei veneti viene prima"
"La salute dei veneti dovrebbe essere al primo posto nei pensieri del governatore che invece preferisce le tradizioni che inquinano, come i panevin. Servono misure serie ed efficaci perché siamo di fronte a un'emergenza sanitaria senza pari". Lo afferma il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni, commentando i dati Arpa elaborati da Legambiente sullo smog nelle città italiane nel 2016. "Sono 32 i capoluoghi di provincia che hanno superato la soglia di sforamenti di polveri sottili consentiti per legge (35 giorni l'anno) e di queste ben sei sono in Veneto, dove si salva solo Belluno".
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