Oggi, 24 gennaio 2017 si è esperito il tentativo di conciliazione presso la Prefettura di Venezia a seguito della proclamazione di stato di agitazione sindacale promossa da Usb: da una parte due dirigenti della Regione Veneto (dr. C. Costa e dr. G. Rizzardi), dall'altra alcuni rappresentanti USB delle ULSS regionali.
Nella nota che segue a firma Usb Vicenza, sono riportate le valutazioni, negative, dell'incontro da parte dei firmatari Federico Martelletto, Gabriele Raise, Gino Masenello e Bonifacio Dal Bianco.
Sono state esposte, scrive Usb, le problematiche relative a carenze di personale, assenza di graduatorie di concorso, elevato numero di lavoratori con limitazioni certificate causate dall'aumento dell'età pensionabile e dai carichi di lavoro, problemi causati dalla nuova normativa EU sull'orario di lavoro, stress psico-fisico cui il personale è sottoposto per sopperire alle carenze, salto dei riposi e delle ferie, ordini di servizio, prolungamento dell'orario di lavoro fino a 12 ore, turni sotto organico.
«Ambiente e Pfas - Guarda (AMP) "Dopo il danno, per gli agricoltori si profila pure la beffa. No all'utilizzo dei fondi PSR per coprire le spese di adeguamento dei pozzi"»: è così che Cristina Guarda, consigliere regionale del Veneto, sintetizza i contenuti della sua nota, che pubblichiamo di seguito, sulla volontà della Giunta regionale, premette, di «dirottare fondi del PSR (Programma di sviluppo Rurale) per contrastare i PFAS in agricoltura. Ricordo che gran parte del territorio colpito è attraversato dal canale LEB che trasporta acqua priva di PFAS e che può essere facilmente trasportata più a nord, da Lonigo con impianti già esistenti. Ciò comporterebbe una riduzione dei tempi di attuazione con un costo minimo, senza distrarre fondi europei dello sviluppo». Di seguito la nota di Crisitina Guarda (nella foto un tratto del canale irriguo Leb nella Bassa)..
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"Nelle scorse ore abbiamo assistito al primo esperimento di democrazia partecipata ‘a chiamata'. Le ‘Comunarie' online di Verona, con attivisti avvertiti via mail solo pochi minuti prima del voto, smascherano per l'ennesima volta i Cinque Stelle. D'ora in avanti, quando i colleghi in Consiglio regionale sventoleranno fantomatiche petizioni sostenute, a detta loro, da migliaia di cittadini, ricorderò loro i numeri di Verona". Lo afferma in una nota il consigliere regionale della Lega NordNicola Finco che "commenta così l'esito delle Primarie online organizzate dal Movimento Cinque Stelle veronese". "Parlano - osserva il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale - di democrazia dal basso e di voto partecipato, ma in realtà quello imbastito dal Movimento Cinque Stelle è un sistema elitario che permette a pochi, pochissimi, di poter esprimere le proprie preferenze.
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"Il Mose non e' solo una grande opera, ma soprattutto la piu' imponente macchina per corruzione scoperta dalla magistratura. Sono stati indagati tutti i livelli politici che hanno ruotato intorno a questa opera faraonica anche per le tangenti versate e le regalie offerte. Tutto questo lavoro delle forze dell'ordine, pero', e' a rischio prescrizione che arrivera' nel settembre del 2017". A lanciare l'allarme, in una nota inviata dall'onorevoleEmanuele Cozzolino, sono i deputati M5S della commissione Giustizia e gli onorevoli pentastellati di Venezia. "Ecco perche' la corruzione la fa da padrona in Italia: si derubano i soldi dei cittadini - spiegano - ma nessuno paga". "La prescrizione - sostengono - e' la negazione della giustizia. Abbiamo presentato una proposta di legge che la bloccava al rinvio a giudizio in alternativa al giudizio di primo grado.
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Si chiama Alessandro Gennari, 33 anni, lavora nell’azienda di famiglia nel campo delle finiture per interno e tendaggi. Così annuncia in una nota il M5S Veneto annuncia la candidatura a sindaco di Verona. Capogruppo in 4 Circoscrizione - prosegue la nota - per il M5S ha combattuto le battaglie dei cittadini di Madonna di Dossobuono a favore della chiusura dell’impianto Cà Facci. Lo abbiamo già visto accanto ai consiglieri comunali pentastellati nella veste di referente ufficio stampa. Nonostante l’età , ha coltivato molti interessi: giocatore di rugby anche tra le fila del Verona in serie A, attore e regista in gruppi teatrali amatoriali veronesi e musicista per hobby.
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No al ballottaggio, resta il premio di maggioranza, i capilista eletti in più collegi non potranno più optare ma si vedranno assegnato il collegio con il sorteggio. E' questa la decisione della Consulta sull'Italicum. Una decisione che porta a una legge immediatamente applicabile. E, proprio alla luce di questo diversi partiti chiedono che si voti subito. LE REAZIONI dei partiti
Ecco i punti sui quali si è pronunciata la Consulta:
Stop al ballottaggio, ok a premio di maggioranza - La corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il ballottaggio previsto dall'Italicum, la legge elettorale in vigore dal luglio 2016 'impugnata' da un pool di legali in qualità di cittadini elettori. E' stato invece giudicato legittimo il premio di maggioranza che la legge attribuisce al partito che supera il 40% dei voti.
“Un business per le coop che gestiscono l’accoglienza, ma soprattutto un grande affare per la malavita organizzata che sfrutta centinaia di disperati per avviarli allo spaccio di droga e alla prostituzione. L’operazione della polizia, che ringrazio per il prezioso lavoro svolto, ha portato alla luce il vero problema legato al fenomeno dell’immigrazione dalle coste libiche: chi arriva nel nostro Paese, presto o tardi, finisce in strada a delinquereâ€. In una nota diffusa dal Consiglio regionale del Veneto usa queste parole Nicola Finco, Capogruppo della Lega Nord, per commentare l’operazione della Polizia denominata “Broken chains†che a Padova ha portato all’arresto di sei nigeriani accusati di traffico internazionale di esseri umani.
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Il Presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti, ha introdotto a Palazzo Ferro Fini l'incontro ‘Il Veneto, l'Ebraismo e la Shoah: una riflessione verso il Giorno della Memoria', sottolineando, come si può leggere nella nota inviata dall'ufficio stampa del Consiglio regionale Veneto, "la riflessione sulla Shoah deve essere una questione quotidiana, in quanto condivido le preoccupazioni di chi vede delinearsi nella nostra società , da una parte una singolare e probabilmente non casuale tendenza all'oblio, dall'altra, una sorta di professionismo della memoria, cioè una retorica vuota e vana che rischia di inquinare anche le celebrazioni ufficiali. Ecco, oblio e retorica, entrambi pericoli che non possono essere sottovalutati, e l'unico modo che abbiamo per contrastarli è una forte azione culturale, come stiamo facendo oggi con questo momento celebrativo".
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“Questo progetto di legge intende far chiarezza, per ragioni di sicurezza, sulla disciplina applicabile in tema di riconoscibilità delle persone e di mezzi per l’occultamento del voltoâ€. Così, in un comunicato diffuso dal Consiglio regionale del Veneto, il relatore di maggioranza, Alberto Villanova, (Gruppo Zaia Presidente) ha introdotto il dibattito sul Progetto di legge statale da trasmettere al Parlamento nazionale relativo a Modifiche alla legge 22 maggio 1975 n.152 “Disposizioni a tutela dell’ordine pubblico†e alla legge 5 febbraio 1992 n. 91â€Nuove norme sulla cittadinanza†e al Codice penale.
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