Archivio per tag: Noi che credevamo nella BPVi

Categorie: Economia&Aziende

Pier Paolo Baretta: «Bce rigida, rischio liquidazione per BPVi e Veneto Banca» L'affondo di Luca Zaia: «Dov'è il governo?»

Sabato 25 Marzo 2017 alle 20:09
ArticleImage Martedì sarà l'ultimo giorno per aderire all'offerta pubblica di transazione della Banca Popolare di Vicenza. Ieri le sottoscrizioni hanno raggiunto quota 66%. Intanto, l'agenzia canadese di rating Dbrs ha confermato la valutazione (B sul lungo termine, R4 sul breve) con la notazione «sotto osservazione con implicazioni negative» e ha declassato Veneto Banca portando il rating allo stesso livello di BPVi. La notizia è arrivata il giorno dopo che le dichiarazioni della presidente della vigilanza bancaria della Banca Centrale Europea Daniele Nouy avevano messo in allarme il Veneto. «In casi particolari il consolidamento può anche prendere la forma dello scioglimento delle banche se diventano non sostenibili», aveva detto giovedì.

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Categorie: Economia&Aziende

Transazione BPVi, Franco Conte di Codacons: di poco ma aumentano adesioni "forzate" da necessità, ma l'8 marzo c'è riunione di "orientamento". E se Conte e Ugone...

Domenica 5 Marzo 2017 alle 15:20
ArticleImage Sullo "stato di avanzamento" della proposta di transazione fatta da Gianni Mion e Fabrizio Viola a 95.000 soci risparmiatori della BPVi (di)segnata dal ventennio di Gianni Zonin ci invia una nota sotto forma di lettera/sfogo l'avv. Franco Conte, presidente di Codacons Veneto e, come sempre e per tutti, la pubblichiamo con, però, un trasporto maggiore visto che per contingenze professionali abbiamo avuto modo di parlare spesso con lui, lucido nelle sue logiche, pronto a esporre ed esporsi anche se lontano dalle "manifestazioni di massa" ma, da ex politico e formato da avvocato, altrettanto disposto a cercare equilibri anche quando lo squilibrio di partenza sembra insormontabile.

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Categorie: Politica, Economia&Aziende

Lettera di un acuto lettore sul disastro BPVi: Achille Variati non ha imputato da statuto a Gianni Zonin il mancato rispetto del territorio

Venerdi 10 Febbraio 2017 alle 21:54
ArticleImage Gent. direttore ing. Giovanni Coviello, le ho telefonato segnalandole che uno degli aspetti su cui chiedere conto al sig. sindaco Achille Variati, riguarda il mancato rispetto del territorio che - come sindaco - doveva imputare al sig. Gianni Zonin, in forza dell'art. 9 dello Statuto del Comune. Detto articolo pone in capo all'Amministrazione il dovere di curare lo sviluppo sociale ed economico del territorio, in ciò impegnando Operatori e Categorie. Il dettato statutario si qualifica come un inderogabile "dovere" etico e politico per il capo dell'Ente Locale. Quell'assemblea da voi video-documentata del 4 u.s. , organizzata da "Noi che credevamo nella BPVi", sarebbe stata la giusta occasione per imputargli questa omissione e chiederne ragione. Questo, inoltre, in considerazione al fatto che la Banca Popoalre di Vicenza ha l'incarico (credo ce l'abbia tutt'ora) di Esattoria Comunale.

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Definire 9 euro ad azione BPVi un'elemosina o accettarli è libertà del socio. L'esperto: avevo scritto per primo che non valeva 62,50 euro, ora dico che vale molto di più di 10 centesimi

Lunedi 6 Febbraio 2017 alle 00:44
ArticleImage L'assemblea dell'Associazione "Noi che credevamo nella BPVi" ha radunato al palazzetto dello sport di di Via del cavalieri di Vittorio Veneto oltre 1.000 soci che, in sintesi, hanno dato un responso, almeno nella stragrande maggioranza (qui il video integrale di VicenzaPiu.tv), all'offerta di transazione proposta dalla Banca Popolare di Vicenza. La risposta è stata un secco "no"! L'offerta dei 9 euro è stata definita un'elemosina e, sorprendentemente, anche un uomo di Chiesa, come don Enrico Torta, ha invitato gli azionisti a "non accettare elemosine". Ovviamente ognuno è libero di definire come meglio crede un'offerta come quella avanzata dalle due Popolari venete, che, ricordiamolo, hanno presentato proposte analoghe: 9 euro fissi esentasse per la BPVi (il 14,4% dei 62,5 euro e il 15% "secco dei 60 euro della precedente fissazione di valore da parte degli organi bancari stessi) e per Veneto Banca il 15% del prezzo pagato per la sottoscrizione di sue quote, che nell'arco dei 10 anni suddetti sono state molto più variabili di quelle della Popolare vicentina.

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Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende

Stampa locale ignorante, serva o entrambe? Decidedelo voi leggendo due articoli e vedendo il video integrale dell'assemblea di "Noi che credevamo nella BPVi"

Domenica 5 Febbraio 2017 alle 13:54

È sicuro e incontestabile che per il disastro della Banca Popolare di Vicenza, non risolto ancora dalle sia pur possenti spalle di... Atlante, abbiano pagato decine di miglaia di azionisti, almeno il 40% dei quali di Vicenza, del Vicentino e del Veneto ed entrati per la loro grandissima maggioranza con dei risparmi in una banca cooperativa per poi ritrovarsi in una S.p.a. con un pezzo di carta, che chiamavano (cattiva) azione i precedenti padroni del vapore scappati con tutta la nave lasciando quì solo il fumo intriso di sogni e progetti bruciati. Per i 62,50 euro che "valevano", dicevano Gianni Zonin e i suoi scudieri, quelle azioni scese, poi, con un minimo di controllo a 10 centesimi, oggi la nuova gestione della BPVi arriva a proporre a 94.000 dei 118.000 azionisti 9 euro.

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Vicenza, "Noi che credevamo nella BPVi" organizza incontro al Centro Sport Palladio

Martedi 17 Gennaio 2017 alle 18:45
ArticleImage Sabato 4 febbraio 2017 alle ore 9.00 al Centro Sport Palladio di Vicenza, l'associazione "Noi che credevamo nella BPVi" organizza un incontro intitolato "Cosa sta succedendo con i rimborsi e con il territorio". Tema principale della conferenza riguarderanno gli aspetti legati alle proposte transattive attuate dagli istituti bancari veneti Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Saranno presenti anche altre associazioni, economisti internazionali e studi locali. L'ingresso è entrata libera.

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Categorie: Associazioni, Banche, Economia&Aziende

Transazioni BPVi e Veneto Banca: per Rocca le accetterebbe 50% dei 169.000 destinatari, per Ugone serviranno più soldi per gli altri

Sabato 14 Gennaio 2017 alle 21:07
ArticleImage "Egregio direttore - ci scrive Riccardo Federico Rocca dello Studio Rocca -, non ha senso rifiutare tout court la proposta transattiva delle popolari venete, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Vanno piuttosto verificate le specifiche situazioni caso per caso. A mio avviso, può avere interesse ad accettare chi ha investito meno di 20.000 euro, chi possiede azioni acquistate in prevalenza tra il 2007 e il 2010, e chi - come molti degli iscritti alle innumerevoli improvvisate associazioni di azionisti/risparmiatori - non dispone di validi avvocati e rischia di soccombere se avvia il contenzioso. È pacifico che anche i dipendenti e i loro familiari, oltre ai fornitori dovranno accettare obtorto collo e, pertanto, con la loro proposta le popolari venete possono di molto sfrondare la giungla dei potenziali ricorrenti". Il ragionamento di Rocca non fa sulla carta una grinza ma ci viene di fare un paio di considerazioni aggiuntive.

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Transazione per soci BPVi e Veneto Banca: "Noi che credevamo nella BPVi" silenziosa, ma parla il Coordinamento Banche Don Torta

Martedi 10 Gennaio 2017 alle 13:42
ArticleImage Ieri i vertici di Banca Popolare di Vicenza e quelli di Veneto Banca si sono allenati alla "prossima fusione" prospettando insieme la proposta di transazione che verrà recapitata da oggi via lettera (clicca qui per il modello standard) ai 94.000 soci individuati dalla BPVi come "beneficiari" dei 9 euro e ai 75.000 dell'Istituto montebellunese a cui andrebbe il 15% della perdita subita negli ultimi 10 anni, per motivi spiegati ieri (in sostanza il largo range del valore delle emissioni di quest'ultima ex Popolare a fronte del valore di fatto uguale tra i 60 e i 62,50 euro della Popolare vicentina). Abbiamo registrato ieri le prime reazioni, urlate dai pochi coraggiosi al freddo fuori dallo Sheraton di Padova o inviate con calma olimpica dal Codacons Veneto. Mentre fa pensare il silenzio ufficiale (al telefono ci siamo sentiti ma in maniera, purtroppo, riservata)  di "Noi che credevamo nella BPVi", l'associazione presieduta da Luigi Ugone, la pià "barricadiera" se non anche la più numerosa, vi proponiamo di seguito , intanto e prima di altre che ci stanno arrivando, la nota molto significativa di un altro gruppo storicamente consistente, quello raccolto intorno a Don Torta.

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Lunedi 26 Giugno 2017 alle 21:05 da kairos
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