Quotidiano | Categorie: Fatti

SPV, Guarda (AMP): priorità è indennizzare gli espropriati altrimenti ci saranno costi in più per la Regione

Di Emma Reda Mercoledi 22 Marzo 2017 alle 16:32 | 0 commenti

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Intervenendo in merito agli indennizzi sugli espropri per la costruzione della Pedemontana, ha detto la sua la consigliera regionale per il Gruppo Alessandra Moretti Presidente, Cristina Guarda. "Per ogni giorno di ritardo negli indennizzi agli espropriati il costo della Pedemontana aumenta. Un motivo in più per dare priorità assoluta al pagamento dei proprietari di fondi e degli agricoltori che ancora non sono stati pagati oppure sono stati rimborsati solo parzialmente" ha detto la Guarda.

"A causa del ritardo accumulato nel pagamento dei terreni già occupati per i lavori - prosegue - la legge sugli espropri prevede che gli espropriati abbiano diritto all'indennità di occupazione, quantificabile mediamente in 70 centesimi al metro quadro all'anno se sono ‘semplicemente' proprietari, un euro e mezzo invece per i proprietari coltivatori diretti: mi auguro che la Regione abbia, almeno questa volta, fatto bene i propri calcoli. Grazie ad un concessionario insolvente, i costi dell'opera si appesantiscono ulteriormente e ci auguriamo che vengano poi sostenuti davvero dal Consorzio Sis, non come in questi anni con i soldi pubblici che il Governo ci ha garantito per la continuazione dei lavori. L'aumento dei costi degli espropri è un altro tassello che ci chiarisce ancora una volta l'inadeguatezza di un contratto di Project a svantaggio del pubblico e non onorato nelle responsabilità del concessionario Sis, che con la sua inadempienza mortifica il comparto agricolo e l'agricoltura stessa".
"Infatti - continua Guarda - al momento il Consorzio Sis ha versato solo 54 milioni dei 334 pattuiti per gli espropri e, alla luce degli indennizzi dovuti per ogni giorno di occupazione dei terreni non pagati, è evidente che occorre intervenire subito, sia per una questione di sensibilità e giustizia, ridando così vitalità al settore, sia per non appesantire ulteriormente i costi di quest'opera".
"L'ennesimo project financing ‘alla veneta' - termina la Consigliera Guarda - con l'ente pubblico che firma un contratto capestro e poi fa pagare gli ‘effetti collaterali' a tutti i cittadini"


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