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Sandonà: “Chi è contro il closing proposto da Zaia in realtà non vuole nessuna soluzione"

Di Note ufficiali Giovedi 9 Marzo 2017 alle 18:17 | 0 commenti

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"La proposta presentata dal Presidente Luca Zaia nel corso dell'ultima seduta del Consiglio regionale ha posto una linea di demarcazione netta tra chi vuole lasciare un'opera incompiuta e chi invece la vuole terminare". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente Luciano Sandonà, "a margine dei lavori delle Commissioni consiliari che a Palazzo Ferro-Fini hanno esaminato la proposta della Giunta regionale sul closing del progetto Pedemontana, illustrata dal Presidente Zaia nel corso della seduta del Consiglio regionale del 7 marzo us".

"Abbiamo finalmente una proposta concreta di closing finanziario e di chiusura del cantiere della Pedemontana Veneta - afferma Sandonà - la più importante opera pubblica che in questo momento è in fase di realizzazione in Italia. Con la soluzione prospettata dal Governatore, abbasseremo i pedaggi autostradali nella misura del 23% per i veicoli leggeri e del 16% per i veicoli pesanti: di conseguenza, diventa appetibile la percorrenza di questa arteria perché gli utenti la pagheranno meno".

"Inoltre - continua l'esponente del Gruppo Zaia Presidente - grazie al closing saranno eliminati dagli accordi ulteriori elementi di incertezza che avrebbero comportato maggiori oneri a carico della Regione; solo per fare un esempio: se ci fosse stato un numero di veicoli inferiore alle previsioni, la Regione avrebbe dovuto immettere ulteriori risorse, peraltro non determinabili, a scapito dei cittadini". "Inoltre - osserva il consigliere regionale - con l'approvazione del closing, il progetto diventa ‘bancabile', ovvero torna ad essere appetibile per altri finanziatori. In estrema sintesi, con il via libera che arriverà dal Consiglio, abbiamo tre certezze: la conclusione dei lavori, il pagamento alle imprese impegnate nella realizzazione dell'arteria e le risorse pari a 300 milioni di euro, che saranno messe a disposizione degli espropriati".

"Un altro vantaggio - sottolinea Sandonà - consiste nella possibilità che, in caso di volumi di traffico maggiori rispetto alle previsioni, e grazie all'incasso dei pedaggi da parte della Regione, si formi un tesoretto a disposizione della Regione stessa per finanziare opere pubbliche".

"Quindi - conclude Luciano Sandonà - è evidente come il Presidente Zaia, dinanzi ad un problema, abbia proposto una soluzione, con buona pace delle minoranze, dalle quali non ci aspettiamo solo ‘no' ma un'eventuale proposta alternativa che ristori imprese ed espropriati, che da tempo attendono risposte concrete e definitive. Preciso, altresì, che chi ora ci muove delle critiche, recentemente ha sostenuto governi che, negli ultimi sette anni, hanno applicato alla Regione del Veneto tagli pari ad 1 miliardo e 62 milioni di euro".

 


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