Pedemontana, Casali e Negro: “Il diritto di sapere e il dovere di essere chiari”
Venerdi 10 Marzo 2017 alle 16:33 | 0 commenti
"In Consiglio regionale del Veneto, Luca Zaia e la sua maggioranza ci presentano la mazzata del secolo nel nome della Pedemontana Veneta: il raddoppio, di fatto, dell'addizionale IRPEF regionale rispetto all'aliquota di base fissata dallo stato a 1,23% per i redditi sopra i 28.000 euro". Sono le affermazioni affidate ad una nota dei Capigruppo Stefano Casali (Lista Tosi per il Veneto) e Giovanna Negro (Il Veneto del Fare) contenute in una nota che così prosegue: "Nel film che ci hanno proiettato in Consiglio si è parlato di problemi tecnico-burocratico-finanziari della Pedemontana, opera che, ribadiamo, va completata nella massima trasparenza, e di un taglio dei trasferimenti statali per 43,9 milioni".
"Abbiamo il diritto di capire - proseguono gli esponenti tosiani - e l'esecutivo ha il dovere di essere chiaro sulla Pedemontana per conoscere cosa succederà con il project financing, del rapporto con il privato e con quanto già sborsato dallo Stato e dalla Regione". "Abbiamo però il dovere - aggiungono i due Capigruppo - di conoscere se quella che all'inizio ci è stata propinata come una tassa di scopo dedicata ad un problema (16.5 milioni per la Pedemontana e 43.9 milioni per i tagli statali) non sia invece un nuovo ‘assalto alla diligenza', considerato che la previsione di entrata è di circa 220 milioni di euro presi dalle tasche dei Veneti". "Servono - concludono Casali e Negro - chiarezza e trasparenza in nome dell'autonomia del Consiglio regionale e dei suoi rappresentanti".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.