Laura Puppato: “I muri sono un fallimento, serve lotta alla povertà e investimenti in sicurezza”
Martedi 7 Marzo 2017 alle 16:50 | 0 commenti
"Gli alti muri di protezione nei quartieri sono un panorama normale negli Stati del Sud America, ma non lo sono né lo devono diventare nelle nostre città , ne risulterebbe affermare una sconfitta per il senso civico e di comunità che perderemmo in cambio di una parvenza di sicurezza che diventa prigionia, riluttanza a farsi partecipi della società ". Lo dice Laura Puppato, commentando gli articoli usciti sul muro costruito 6 anni fa a Treviso.
"Quel muro - continua la nota - non dovrebbe neppure esistere, perché per concedere le autorizzazioni la Lega Nord, allora al governo della città , ha messo da parte ogni tipo di regolamentazione dei piani urbanistici esistenti da decenni ma soprattuto ha deciso di fare a meno del buon senso e di pratiche consolidate che hanno visto escludere la possibilità di realizzare barriere e mura alti oltre il metro, eccezionalmente un metro e cinquanta, nelle città , anche per gli effetti che producono impedendo il passaggio della luce, della vista tra gli abitanti e l'esterno, escludendo i primi da ogni relazione con la comunità , con l'insieme". "Io temo che la Lega stia perdendo di vista proprio quella tradizione
sempre dichiarata a parole, quella identità puro riempimento verbale di un vuoto esistenziale. Una discronia, una contraddizione, una sconfitta per sé e per le proprie assurde politiche" ha concluso.
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