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Borse di studio, Sindacato degli studenti: "chiarimenti di Donazzan tardivi, inutili e non richiesti. Le nostre assemblee non sono passerelle elettorali"

Di Edoardo Pepe Domenica 23 Aprile 2017 alle 21:34 | 0 commenti

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Il sindacato degli studenti replica alle dichiarazioni di Elenza Donazzan (Il Gazzettino di Padova e comunicato stampa prodotto dalla Regione per l'assessore regionale all'istruzione) con la nota che pubblichiamo dopo aver appreso attraverso la stampa che l'assessora sarebbe intervenuta alla nostra assemblea sul Diritto allo Studio per informari gli studenti sulla situazione dei fondi al Diritto allo Studio. "Peccato che non avessimo bisogno di informazioni in tal senso, e per di più così tardi, avendo già dovuto paradossalmente noi studenti impegnarci nella lettura dei bilanci per formulare una proposta che possa soddisfare tutte le necessità di spesa della Regione": così inizia la nota.

La sua invasione, continua il Sindacato degli studenti, è stata inopportuna tardiva e maldestra (viste le mancate risposte alle ripetute richieste di incontro in sede istituzionale nei mesi passati) in uno spazio e in un tempo previsti e ritagliati dalle nostre vite per una discussione alla pari tra studenti, senza nessuno in cattedra: abbiamo infatti fatto subito notare che conosciamo già i motivi burocratici che la Regione usa come scusa per le proprie decisioni e mancanze in materia di Diritto allo Studio, ma non li accettiamo.

In particolare non accettiamo che la Regione, in seguito ad un ritardo statale, si lavi le mani e lasci che la 2ª assegnazione delle borse di studio arrivi quasi a maggio, così come non accettiamo che l'Assessora ammetta candidamente che le borse possano essere erogate completamente anche oltre dicembre, negando così la realtà per cui si deve garantire un diritto sostanziale che renda le borse un vero sostegno per lo studio, e non solo un rimborso per chi può permettersi di anticipare le spese.
Una Regione davvero attenta al Diritto allo Studio può stanziare quanto dovuto di tasca propria e anticipare i fondi statali in modo da garantire una copertura totale in tempi utili, e con una programmazione finanziaria seria rimandare altre spese non urgenti fino al rimborso da parte dello stato, che avverrà in tempi certi.
Ci è stato risposto che la Regione Veneto non intende operare un miglioramento del genere poiché, a causa delle risorse insufficienti, sarebbe economicamente sostenibile solo con un aumento delle tasse regionali. L'Assessora ha prima espresso che per lei un tale provvedimento sarebbe sbagliato perchè andrebbe ad incidere sulle tasche dei contribuenti, per poi contraddirsi e ammettere subito dopo che che un aumento dell'IRPEF in realtà c'è appena stato ("solo per un anno", ha voluto precisare) per finanziare un progetto quantomeno arbitrario e controverso: la Pedemontana Veneta.
Valutando con attenzione i numeri rileviamo infatti un aumento regionale di investimento in quest'opera pari a 300 milioni di Euro, di cui 220 milioni ricavati dall'inasprimento dell'IRPEF: con questi 300 milioni si sarebbero potute pagare tutte le borse di studio necessarie per il territorio Veneto per 7 anni (facendo pure a meno delle tasse studentesche associate e dei fondi statali).
Prendiamo atto dunque che il problema in realtà non è la mancanza di risorse, ma la mancanza di volontà politica nell'investire in Diritto allo Studio e sviluppo del territorio, preferendo la speculazione edilizia e il drenaggio di fondi pubblici in tasche private, e dimostrando una dimestichezza insufficiente nella programmazione finanziaria, che non sa mettere a sistema le necessità e le disponibilità temporali di cassa.
Ci teniamo inoltre a precisare ancora come la presenza dell'Assessora Donazzan non fosse stata comunicata a noi studenti e che siamo stati molto sorpresi dalla foto apparsa su "Il Gazzettino di Padova", scattata e trasmessa furtivamente ai giornali senza che ci fosse chiesto o quantomeno in modo da renderci consapevoli dello scatto.
Rinnoviamo dunque la nostra richiesta all'Assessora e alla Giunta per un tavolo di discussione serio e strutturato nell'azione regionale, non uno spot elettorale sulle spalle degli studenti, per poter risolvere al più presto questa emergenza che subiamo da mesi.

 Borse di studio. Donazzan incontra a Padova rappresentanti degli studenti: "solamente adesso il governo ha annunciato il riparto del fondo integrativo statale".

L'assessore all'Istruzione della Regione del Veneto, Elena Donazzan, ha incontrato, presso il cortile della facoltà di Psicologia dell'Università di Padova, una trentina di rappresentanti del Sindacato degli studenti riunitisi in assemblea per discutere delle problematiche inerenti al diritto alla borsa di studio. L'esponente regionale, accompagnata all'incontro dai tecnici della Regione,, ha informato gli universitari sulla situazione dei fondi destinati a finanziare le borse di studio, a seguito di quanto emerso mercoledì, a Roma, dal tavolo della IX Commissione Istruzione, denunciando i ritardi del Governo, "che solamente in occasione dell'ultimo confronto con i rappresentanti della Conferenza Stato-Regioni - ha rimarcato - ha annunciato il riparto del Fondo Integrativo Statale per il prossimo mese di ottobre".

"Di solito - fa notare la Donazzan -il Governo inviava prima dell'inizio dell'anno accademico l'ipotesi di riparto del Fis ai fini della verifica e validazione da parte delle Regioni, oltre che per una puntuale programmazione degli interventi. L'ampio ed inspiegabile ritardo di quest'anno ha comportato una serie di disagi per i quali la Regione del Veneto non ha alcuna responsabilità. Da sempre credo nella partecipazione e nella rappresentanza - aggiunge Donazzan - e ora che il quadro è più chiaro convocherò un tavolo istituzionale con le rappresentanze degli studenti universitari, dal Senato accademico, dei consigli di amministrazione e facoltà, come richiestomi dagli studenti di Giurisprudenza del distaccamento di Treviso, per aggiornare le modalità di confronto e valutare le questioni ancora aperte. L'auspicio - conclude l'Assessore - è quello di trovare una soluzione condivisa da sottoporre al Ministero, nella consapevolezza che la Regione ha già espresso tutti gli sforzi necessari, in termini economici e di impegno, per garantire il diritto alla borsa di studio".

 


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