Bartelle: “Minacce a Bebe Vio, serve più vigilanza in rete”
Mercoledi 22 Febbraio 2017 alle 17:28 | 0 commenti
"Lo sdegno è ancora grande: occorre vigilare di più, la rete non può continuare ad essere il 'Paese del Bengodi' in cui non vale alcuna regola". Il giorno dopo il caso-Bebe Vio, la Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Patrizia Bartelle interviene in solidarietà della schermitrice veneta, medagliata alle ultime Paraolimpiadi di Rio e oggetto di minacce a sfondo sessuale su Facebook. "La libertà - rileva l'esponente pentastellata - sia essa quella di stampa o di espressione, sono diritti che in Italia vengono riconosciuti dalla Costituzione e che nessuno intende limitare. Va in ogni caso sottolineato che esiste da tempo un problema di sicurezza in 'rete', dove chiunque, anche nascondendosi dietro a 'fake' e a false identità , può insultare, minacciare e distruggere la vita degli altri, rendendola impossibile.
Solidarietà a Bebe, a proposito della quale ci eravamo già pronunciati, appena spenti i riflettori della competizione a cinque cerchi, essendo stata firmataria di un'interrogazione relativa alla carenza di strutture per gli atleti paraolimpici, tra cui la Vio, che si allenano a Mogliano".
"La questione tuttavia è un'altra - puntualizza Bartelle - ovvero che Facebook, e in genere le piattaforme internet e i vari canali di social networking, rischiano di diventare armi a doppio taglio se non vi è una coscienza a monte dello strumento e una vigilanza anche discreta, ma più attenta. Non possiamo ignorare casi anche recenti e meno famosi di quelli della Vio che hanno portato le vittime addirittura a togliersi la vita. Non è colpa di Facebook, ma semmai dell'assenza o comunque della carenza, anche legislativa, che lascia tutti, indifferentemente, indifesi davanti a una realtà che ha enormi potenzialità comunicative e di scambio, ma proprio perché gratuita e alla portata di chiunque, può rivelarsi anche portatrice di messaggi sbagliati o peggio nascondere violenti o vigliacchi, come in questo caso".
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