Categorie: Politica, Ambiente, Fatti
Mercoledi 1 Febbraio 2017 alle 14:52
In relazione alle polemiche scatenate da alcuni esponenti veneti della maggioranza governativa circa il finanziamento collegato alla tematica dell'inquinamento da
PFAS, interviene l'assessore regionale all'ambiente Gianpaolo Bottacin ha dichiarato in una nota: "
Ne avevo parlato nuovamente non più tardi di lunedì con il ministro Galletti, il quale anche ieri ha, fra l'altro, ribadito che i limiti ai PFAS messi dal governo nel 2015 sono compatibili con la salute dei cittadini, e mi ha riconfermato quanto mi aveva scritto in una nota di qualche settimana fa, ovvero che per la quantificazione e la tempistica precisa dei finanziamenti erano necessarie delle istruttorie, ancora in corso, tra gli uffici del suo Dicastero e la Presidenza del Consiglio dei Ministri."
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Categorie: Politica, Ambiente
Martedi 31 Gennaio 2017 alle 15:32
"Alla luce del sequestro di ieri di una zona limitrofa e di proprietà della Miteni con scarti industriali, le voci di rifiuti sotterrati non sono più solo dubbi ma certezze.- Scrivono in una nota i consiglieri regionali pentastellati Jacopo Berti, Manuel Brusco e Sonia Perenzoni-
Ora le istituzioni locali hanno l'obbligo morale e sostanziale di emettere l'ordinanza di bonifica obbligando la Miteni a cercare i rifiuti e a bonificare l'area. Ma finora nessun ente pubblico, né il sindaco di Trissino Faccio Davide, né il presidente della provincia di Vicenza Variati, né Zaia ha emesso l'ordinanza di bonifica alla Miteni.
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Categorie: Politica, Ambiente
Venerdi 27 Gennaio 2017 alle 16:48
Una delegazione del
Movimento 5 Stelle del Veneto ha incontrato oggi il Procuratore capo della Procura della Repubblica di Vicenza,
Antonino Cappelleri, per fare il punto della situazione sui
Pfas. All'appuntamento, come si legge in una nota del M5S, hanno partecipato il senatore
Enrico Cappelletti, il consigliere regionale
Manuel Brusco, la consigliera comunale
Sonia Perenzoni e l'avvocato
Edoardo Bortolotto: si è trattato di un incontro durante il quale il Movimento ha espresso grande preoccupazione per quanto sta accadendo in Veneto. Assieme al Procuratore capo c'erano i pm
Barbara De Munari e
Hans Roderich Blattner, che seguono la vicenda dei Pfas.
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Categorie: Politica, Ambiente, Fatti, Economia&Aziende
Venerdi 27 Gennaio 2017 alle 12:10
«Ambiente e Pfas - Guarda (AMP) "Dopo il danno, per gli agricoltori si profila pure la beffa. No all'utilizzo dei fondi PSR per coprire le spese di adeguamento dei pozzi"»: è così che
Cristina Guarda, consigliere regionale del Veneto, sintetizza i contenuti della sua nota, che pubblichiamo di seguito, sulla volontà della Giunta regionale, premette, di «
dirottare fondi del PSR (Programma di sviluppo Rurale) per contrastare i PFAS in agricoltura. Ricordo che gran parte del territorio colpito è attraversato dal canale LEB che trasporta acqua priva di PFAS e che può essere facilmente trasportata più a nord, da Lonigo con impianti già esistenti. Ciò comporterebbe una riduzione dei tempi di attuazione con un costo minimo, senza distrarre fondi europei dello sviluppo». Di seguito la nota di Crisitina Guarda (nella foto un tratto del canale irriguo Leb nella Bassa)..
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Categorie: Ambiente, Fatti
Mercoledi 25 Gennaio 2017 alle 15:15
"Zaia lontano dal territorio e male informato sui Pfas: la Miteni continua a produrre sostanze a "catena corta", che secondo gli esperti sono più pericolose di quelle a catena lunga prodotte in passato e passano nei filtri pensati per la vecchia produzione. Intanto il presidente della Regione dice che non ci sono più rischi e qualcuno dei suoi potrebbe bere il "calice amaro". In una nota che pubblichiamo, a puntare il dito contro una situazione che si aggrava ogni giorno di più è
Jacopo Berti, capogruppo del
Movimento 5 Stelle in consiglio regionale veneto.
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Categorie: Politica, Ambiente
Martedi 24 Gennaio 2017 alle 18:02
"Sulla vicenda Pfas - a dirlo, in una nota, sono i consiglieri regionali Cristina Guarda (AMP) e Andrea Zanoni (PD) -
Luca Zaia continua a seguire una linea contradittoria e a dir poco morbida. Prima la Regione sforna i dati di un dossier sulle patologie materne e neonatali sostenendo la necessità di approfondimenti e subito dopo il presidente dice che va tutto bene. Sulla Miteni l'azienda di Trissino ritenuta la principale responsabile della contaminazione, allontana ogni ipotesi di chiusura o allontanamento ma manca di ricordare che comunque questo sito continua a produrre perfluoro-alchilici di catena corta i quali difficilmente vengono trattenuti dai filtri a carbone attivo che sono stati applicati per depurare l'acqua di scarico. Arriverà il giorno in cui Zaia la smetterà di barcamenarsi mettendosi fino in fondo a difesa dei cittadini?".
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Categorie: Politica
Venerdi 20 Gennaio 2017 alle 15:28
"
Se Zaia non farà dimettere Luca Coletto e Gianpaolo Bottacin perderà credibilità agli occhi dei veneti". A dirlo, chiedendo ancora una volta una dura presa di posizione da parte del governatore del Veneto nei confronti degli assessori che gli hanno tenuto nascosta la lettera-scandalo sui
Pfas, sono i consiglieri veneti del
Movimento 5 Stelle Jacopo Berti e
Manuel Brusco. Gli esponenti del Movimento sono stati infatti duramente criticati dai due assessori dopo che, nel corso di una conferenza stampa sui Pfas tenutasi a
Padova, avevano sottolineato come Coletto e Bottacin avessero nascosto la nota del direttore regionale della sanità ,
Domenico Mantoan: in questa lettera, rimasta segreta per almeno un mese e mezzo, lo stesso Mantoan ribadiva la necessità di spostare la fonte dell'inquinamento e avvertiva dei grandi rischi che la situazione ha portato e porterà per la salute di centinaia di migliaia di veneti.
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Categorie: Politica
Giovedi 19 Gennaio 2017 alle 16:47
"
Il Progetto di Legge sul consumo di suolo, da ‘madre di tutte le battaglie', è diventato quasi una barzelletta e qualcuno dovrebbe avvisare Luca Zaia per non trovarci di fronte a brutte sorprese, come sul caso Pfas. Dopo mesi di lavoro in Commissione e sottocommissione, la Legge è stata annacquata, svilita e depotenziata a suon di esclusioni e deroghe. Quel che è rimasto, non serve più a salvare il Veneto, la seconda Regione più cementificata d'Italia". Lo afferma in una nota, con riferimento ai risultati del ‘Dossier- Pfas', commissionato dalla Regione, il consigliere regionale del
Partito Democratico Andrea Zanoni che osserva come "
hanno addirittura omesso dai principi generali dell'articolo 1 il riferimento all'obiettivo, fissato dall'Unione Europea, del consumo di suolo zero entro il 2050".
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Categorie: Politica
Giovedi 19 Gennaio 2017 alle 12:32
"
Sulla vicenda PFAS il presidente Luca Zaia fa lo scaricabarile, addirittura nei confronti della sua stessa Giunta". A dirlo la consigliera regionale
Cristina Guarda (AMP). "
Ho appreso infatti con stupore dalla stampa che Zaia avrebbe rimbrottato i suoi assessori per averlo tenuto all'oscuro degli ultimi studi della Regione circa gli effetti della contaminazione da Pfas, in particolare sulla salute materna e neonatale. Indipendentemente da questi recenti studi, la preoccupazione per l'inquinamento da perfluoro-alchiliche avrebbe dovuto vederlo attivo fin dal principio. A 4 anni dall'esplosione del problema e dopo valanghe di proteste dei cittadini che chiedono chiarezza e risposte concrete, mi auguro che Zaia non giochi ancora a nascondino".
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Mercoledi 18 Gennaio 2017 alle 17:04
 "Se Zaia non era stato messo al corrente del dossier sui Pfas e ha dovuto strigliare i suoi assessori, tutti uomini di sua fiducia, allora ci domandiamo con preoccupazione: chi sta governando il Veneto?". Lo chiede in una nota la Consigliera regionale del Partito Democratico Alessandra Moretti. Se davvero Zaia ha saputo solo dai giornali, e non dai suoi assessori, dell'esistenza della relazione della commissione tecnica sui Pfas - prosegue l'esponente dem - allora non esiste più il rapporto di fiducia tra il governatore e i suoi assessori. Ma l'impressione che si ricava da questa vicenda è che il governatore si sia dedicato ancora una volta al suo sport preferito, lo scaricabarile, così come hanno fatto anche i tre assessori coinvolti, Bottacin, Coletto e Pan, che a loro volta danno la colpa a un tecnico, Mantoan.
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