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Veneto in prima linea contro il melanoma. La prevenzione primaria arriva nelle scuole

Di Note ufficiali Mercoledi 1 Febbraio 2017 alle 15:23 | 0 commenti

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Nel Veneto si registrano ogni anno circa 1.500 nuovi casi di melanoma (fonte AIRTUM-AIOM 2016). Contro questo tumore della pelle è attiva la Rete oncologica regionale e le scuole primarie della Regione ospitano adesso un progetto educazionale di prevenzione primaria nell'ambito della campagna "Il Sole per amico", promossa da IMI - Intergruppo Melanoma Italiano, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e con il patrocinio del Ministero della Salute e dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), resa possibile grazie ad un'erogazione di Merck & Co., per il tramite della sua consociata italiana MSD. L'obiettivo: insegnare ai più piccoli il modo giusto di prendere il sole e proteggere la propria pelle, attraverso incontri con i dermatologi e gli oncologi nelle classi, un cartoon con protagonista il simpatico alieno Rey e altri strumenti didattici.

«La campagna nasce per risvegliare e far crescere l'attenzione dell'opinione pubblica sul melanoma e sui rischi legati ad una non corretta esposizione, coinvolgendo in particolare i bambini in età scolare e le loro famiglie - dichiara Paola Queirolo, Ideatrice e Coordinatrice della campagna, Past President IMI e Responsabile DMT Melanoma e tumori cutanei all'IRCCS-AOU San Martino-IST di Genova - la campagna nazionale, promossa da IMI, su temi di tale rilevanza ha per la prima volta come protagonisti i bambini delle scuole elementari e i loro genitori, passaggio per noi cruciale considerato l'aumento dell'incidenza dei tumori della pelle proprio tra i più giovani e visto che le scottature da esposizione solare in età pediatrica rappresentano uno dei principali fattori di rischio».
Il Veneto è in prima linea sulle tematiche della prevenzione e dell'educazione sanitaria. «Rivolgersi a dei bambini per la prevenzione di un tumore della pelle, ad un osservatore distratto può sembrare singolare - dichiara Luca Coletto, Assessore alla Sanità della Regione Veneto - e invece è la scelta migliore, sotto molti punti di vista. Un bambino è quello che rischia di più sottoponendosi a eccessiva esposizione al sole e prima capisce che occorre moderazione e più sarà preservato da rischi. Ma è anche uno straordinario testimonial in casa, in famiglia, con i genitori, molti dei quali, magari, all'esposizione al sole aggiungono anche quella, assai rischiosa, delle cosiddette lampade abbronzanti. 12.000 nuovi casi l'anno in Italia sono un numero preoccupante. Il segnale che la gente conosce poco o sottovaluta i rischi di un tumore della pelle e che, anche in questo caso, la prima prevenzione è mantenere un corretto stile di vita, in spiaggia come in un lettino solare. Il troppo storpia, in tutti i casi della vita».
«La campagna "Il Sole per amico" si rivolge ai bambini delle scuole elementari, perciò i messaggi devono essere tradotti in un linguaggio semplice, chiaro e immediato - spiega Giuseppe Palmieri, Presidente IMI e Responsabile dell'Unità di Genetica dei Tumori dell'Istituto di Chimica Biomolecolare, ICB-CNR di Sassari - il primo messaggio ovviamente riguarda il sole, o meglio l'esposizione al sole. I piccoli devono imparare che è necessario, per salvaguardare la pelle e la salute, regolare l'esposizione solare sulla base del proprio tipo di carnagione: più il fototipo è chiaro, minore deve essere il tempo trascorso sotto il sole diretto, evitando così le ustioni. Il secondo messaggio, altrettanto importante per gli adolescenti, è quello di evitare le lampade abbronzanti. Terzo messaggio è quello che il sole non è un "nemico" che fa sempre male, anzi aiuta la sintesi della vitamina D e può essere benefico per molte funzioni dell'organismo». La campagna "Il Sole per amico" coinvolge in un impegno comune tutti i cittadini, le Istituzioni e i medici del territorio veneto, dal momento che la prevenzione del melanoma è una priorità per le politiche sanitarie, nazionali e regionali, e per la salute pubblica.
«Nel Veneto sono stati stimati nel 2016 circa 1.500 nuovi casi di melanoma: 800 negli uomini e 700 nelle donne - afferma Vanna Chiarion Sileni, Direttore di Oncologia del Melanoma e dell'esofago all'Unità Operativa di Oncologia Medica, IRCCS Istituto Oncologico Veneto di Padova - un'incidenza maggiore si registra nelle province del nord dove ci si attesta sui 22 nuovi casi ogni 100.000 abitanti, e minore, rispetto alla media nazionale, nel Polesine. L'aumento dell'incidenza osservato negli anni deriva, come accade nel resto d'Italia, da più fattori tra i quali i principali sono: invecchiamento della popolazione; maggiore consapevolezza e attenzione riguardo alle lesioni cutanee, confermate dall'incremento delle diagnosi precoci; esposizione solare non corretta; uso di lettini abbronzanti; moda dell'abbronzatura considerata fattore di benessere e di bellezza».
I bambini italiani sono molto esposti alle radiazioni solari e sono anche poco protetti, secondo quanto riportato da uno studio condotto nei primi anni 2000. I buoni comportamenti, come quello di prendere il sole nelle ore non centrali della giornata e di proteggere la pelle, si imparano sin da piccoli.
L'incidenza del melanoma è più che raddoppiata negli ultimi 30 anni: in Italia sono oltre 100.000 le persone colpite e oltre 10.000 i nuovi casi ogni anno. I bambini sono la fascia di popolazione più a rischio per il melanoma, perché le scottature prese nell'infanzia sono un importante fattore di rischio in quanto la pelle "memorizza" il danno ricevuto e può innescare il processo patologico anche a diversi anni di distanza. È fondamentale quindi educare sin da piccoli i ragazzi a salvaguardare la salute della propria pelle da un'esposizione eccessiva e non protetta ai raggi solari.
«È proprio durante l'infanzia che, in conseguenza di un'esposizione incongrua ai raggi ultravioletti e alle scottature, ci si predispone ad un maggior rischio di sviluppare un melanoma in età adulta - sottolinea Carlo Riccardo Rossi, Direttore Unità Operativa Complessa di Chirurgia Oncologica, IRCCS Istituto Oncologico Veneto di Padova - educare e informare i bambini delle scuole elementari, coinvolgendo di conseguenza gli insegnanti e le famiglie, è fondamentale considerato che l'80% delle radiazioni solari si assorbe proprio nei primi 18 anni di vita. Il ruolo di questa campagna divulgativa e di sensibilizzazione è cruciale in quanto è dai cittadini più giovani che bisogna partire per insegnare i giusti comportamenti per esporsi correttamente e senza rischi al sole, comportamenti che i bambini trasmetteranno ai genitori e in futuro ai loro figli».
La scuola è il canale privilegiato per coinvolgere i bambini e i loro genitori nella prevenzione primaria. L'attività educazionale all'interno delle scuole del Veneto è strutturata con incontri tra bambini, insegnanti, genitori, dermatologi e oncologi che spiegheranno in un linguaggio a misura di bambino le semplici regole che bisogna seguire per difendere la pelle dai rischi dei raggi solari. Oltre ai materiali informativi cartacei e digitali, il protagonista di un cartoon, Rey, un alieno catapultato sulla spiaggia da un'astrobolla solare, svelerà ai bambini i segreti per esporsi al sole in maniera corretta.
«L'aumento dell'incidenza del melanoma si registra tra i più giovani e le scottature da esposizione solare non corretta prese nell'infanzia rappresentano uno dei principali fattori di rischio - commenta Mauro Alaibac, Dermatologo presso l'Unità di Dermatologia del Dipartimento di Medicina dell'Università degli Studi di Padova - diventa così fondamentale educare i bambini che accettano volentieri i consigli e gli insegnamenti degli adulti, coinvolgendo tutti coloro che ruotano attorno al mondo dell'infanzia, a cominciare dagli insegnanti. Informare i bambini con parole semplici significa aumentare la loro conoscenza su questo problema di salute e istruirli sui buoni comportamenti da seguire quando si espongono al sole diretto».
Prevenzione primaria, ma anche ricerca sono alla base della partnership che vede IMI e MSD Italia insieme per la campagna nazionale "Il Sole per amico" per promuovere i comportamenti corretti in grado di prevenire il melanoma tra gli adulti di domani. «I tumori della pelle e il melanoma in particolare rappresentano una grave minaccia per la salute di milioni di persone e per la sostenibilità dei Servizi Sanitari - afferma Goffredo Freddi, Executive Director Policy & Communication, MSD Italia - le campagne di sensibilizzazione sono fondamentali per creare e diffondere la cultura della prevenzione, specie quando coinvolgono i bambini in età scolare e le loro famiglie. MSD come consociata di Merck & Co., ha deciso di sostenere questa iniziativa promossa da IMI proprio perché interviene molto precocemente nell'educazione delle persone, evitando che si inneschino processi patologici tali da favorire una maggiore probabilità di sviluppare il melanoma in età adulta».


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