Stefano Casali (Lista Tosi): “Il Governo acceleri le procedure per verificare i richiedenti asilo ed il rimpatrio di chi non ha diritto”
Lunedi 13 Marzo 2017 alle 18:01 | 0 commenti
Nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale del Veneto, il Capogruppo della Lista Tosi Stefano Casali ha illustrato - come si legge in una nota - la mozione n. 124 "Il Governo acceleri le procedure per verificare i richiedenti asilo ed il rimpatrio di chi non ha diritto" presentata anche dai Consiglieri Andrea Bassi, Maurizio Conte e Giovanna Negro. "In premessa al tema sviluppato con la mozione - ha affermato il Capogruppo Casali - va menzionato anche il rapporto del rappresentante europeo all'immigrazione Tomas Bocek che pochi giorni fa ha descritto la situazione italiana in modo ben poco gratificante, facendo riferimento alle procedure che non garantiscono l'identificazione ed alla gestione fallimentare dei minori non accompagnati.
Un esempio di gestione del fenomeno tratto dall'esperienza inglese è il Muro di Calais, laddove si fa un controllo rigido dei confini inglesi e di chi entra nel proprio territorio. Altro problema, i soggetti provenienti dal Magreb, non identificabili come profughi di guerra e quindi "rispedibili" a casa se dopo 3 mesi non hanno giustificazioni per rimanere nel territorio italiano. Il nostro non è razzismo, ma volontà di rispetto delle regole, così come chiesto dallo stesso commissario europeo Bocek".
"L'Italia - ha puntualizzato Casali con la mozione - si è trovata e si trova di fronte ad una crescita esponenziale di sbarchi nel periodo compreso tra il 2011 ed il 2015; gli eventi di sbarco registrati in ambito nazionale in questo inizio di 2016 confermano un incremento seriamente preoccupante del fenomeno. A titolo di esempio, nell'anno 2014, i migranti arrivati in Italia hanno raggiunto quota 170.000, 60.000 dei quali hanno richiesto asilo politico; sono state accolte 20.000 richieste confermando che il fenomeno non riguarda principalmente i profughi a cui è doveroso offrire asilo, ma persone in stato di clandestinità ".
"Lo scenario è mutato rispetto al tempo in cui sono stati ratificati i trattati e gli accordi che prevedono il diritto di asilo. È fondamentale rafforzare le misure di contrasto alla clandestinità , all'illegalità e al traffico di esseri umani - prosegue Casali - con la piena applicazione alle norme vigenti concernenti i requisiti necessari per l'ingresso degli stranieri nel nostro territorio quali il lavoro, il reddito adeguato, una idonea abitazione oltre a dei tempi brevi per il riconoscimento della protezione internazionale. Ed è necessario rispondere in modo celere alla distinzione tra i profughi, a cui è doveroso offrire asilo, e le persone in stato di clandestinità che giungono in Italia, attraverso una presenza in ogni prefettura di commissioni territoriali per tale riconoscimento".
"Date queste premesse - conclude Casali - con la mozione si impegna la Giunta regionale ad intervenire presso il Parlamento ed il Ministero dell'Interno affinché vengano inserite in ogni prefettura le commissioni territoriali per riconoscimento della protezione internazionale al fine di stabilire coloro che effettivamente devono essere tutelati dal diritto internazionale, e si strutturino come conseguenza, effettive e concrete operazioni di rimpatrio per coloro che entrano nel territorio nazionale senza diritto, violando quindi le leggi vigenti".
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