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Sergio Berlato: "La giustizia italiana non può reggersi sul precariato"

Di Note ufficiali Martedi 14 Marzo 2017 alle 16:20 | 0 commenti

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Con una mozione, presentata dal Consigliere regionale di Fratelli d'Italia - AN Sergio Berlato, votata a larga maggioranza, il Consiglio regionale ha impegnato la Giunta ad intervenire presso il Governo affinchè si proceda a dare una giusta dignità al prezioso lavoro dei magistrati onorari partendo dalla stabilizzazione degli incarichi e da una serie di diritti che dovrebbero essere la normalità di ogni impiego. Da oltre 22 anni questa categoria di lavoratori non solo vive nel precariato ma non può godere di alcuni diritti basilari per un impiego regolare quali ad esempio il sostegno previdenziale e assicurativo in caso di cure oncologiche, infortuni, malattie professionali, gravidanze e allattamento, insomma una vera "ingiustizia sociale" - afferma il Consigliere Berlato in una nota.

Queste figure professionali sono state istituite con un decreto legislativo, il n. 51 del 1998, che contemplava i vice procuratori onorari della Repubblica (VPO), i giudici onorari di tribunale (GOT) e i giudici di pace per supplire alla mole di lavoro della Magistratura italiana - ricorda Berlato. Da quella data fino ad oggi queste figure professionali sono diventate indispensabili per far fronte alla mole di processi in corso e le varie proroghe al decreto citato sono una conferma di questo - precisa Berlato. Attualmente la riforma della magistratura onoraria è stata definita dalla Legge delega n. 57 del 28 aprile 2016 la quale prevede l'entrata in vigore a breve di ulteriori decreti attuativi che conterranno provvedimenti peggiorativi dell'attività della magistratura onoraria come il loro utilizzo ed impiego ad un solo giorno della settimana nelle aule civili e penali, riduzione dei mandati, una remunerazione limitata all'effettivo utilizzo con l'obbligo contributivo a loro carico - fa presente Berlato entrando nel merito della questione. Parrebbe che tali decisioni fossero state assunte dal Governo dalla linea ministeriale apertamente ostile alla categoria e palesata pubblicamente da magistrati che coadiuvano il Ministro indirizzandolo a ritenere le funzioni giudiziarie onorarie una mera esperienza formativa. Tale linea non solo tiene conto invece dell'importanza avuta in questi anni dalla magistratura onoraria, ma è in contrasto anche quanto sostenuto dal Comitato europeo per i diritti sociali del Consiglio d'Europa che il 16 novembre u.s. ha definitivamente stabilito che l'Italia deve assicurare ai magistrati onorari una remunerazione ragionevole in caso di malattia, di maternità o paternità e il pagamento di una pensione correlata al livello di remunerazione - sottolinea Berlato. Tale situazione deve essere affrontata con serietà ed equilibrio da parte del Governo per evitare che queste palesi discriminazioni possano non solo rallentare il compito già gravoso della Giustizia ma in qualche modo condizionarne la sua autonomia ed imparzialità a danno di tutti i cittadini - conclude Berlato.

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