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Serenissima Spa, Tirana stacca la spina: pronte cause milionarie da entrambi i lati dell'Adriatico

Di Piero Zanin Lunedi 24 Aprile 2017 alle 21:50 | 0 commenti

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Pubblicato alle 16.45 del 24 aprile, aggiornato alle 21.50. Il governo di Tirana ha staccato la spina. Inutile dare ancora credito a "Serenissima costruzioni Spa" il gigante un tempo parte di A4 Holding, società proprietaria dell'omonima autostrada, vincitrice di una serie di appalti in terra Albanese. La strade delle mediazioni, a cui hanno partecipato anche alcuni politici italiani, non hanno portato a nulla. Le ditte ed i lavoratori albanesi che tramite una rete di subappalti hanno portato a termine un primo stralcio dei lavori dei by-pass autostradali di Fier e di Valona, vedono così allontanarsi la possibilità di essere pagati per il lavoro svolto come denunciato su questo mezzo sotto il titolo "A4 vende Serenissima Costruzioni alla Lci srl, ma a pagare sono 650 lavoratori... albanesi: export di malaffari da Verona via Puglia?"..

La faccenda è complicata, non solo perché coinvolge aziende da entrambi i lati dell'Adriatico, ma perché le proprietà di Serenissima Costruzioni e di A4 Holding sono cambiate. La seconda è stata venduta tramite Banca Intesa alla società spagnola delle autostrade Abertis. Mentre la prima a sua volta è stata venduta dal gigante iberico ad un imprenditore leccese a capo della Lci srl. I due contratti d'appalto avevano un valore complessivo di circa 80 milioni di euro ed erano stati assegnati, nel 2013, a Serenissima dopo una forte offerta al ribasso.
Proprio la politica dei prezzi effettuata in questi anni dall'azienda veneta sembra alla base dello svolgimento fallimentare dei lavori: i cantieri sono fermi da mesi, mentre lavoratori ed imprese si sono organizzate con azioni di protesta e tutele legali non avendo ancora ottenuto risposte, né dai vecchi né dai nuovi proprietari di Serenissima a cui la giustizia di Tirana ha bloccato i fondi.
La scorsa settimana il governo albanese, che ha tra i suoi obbiettivi primari il rafforzamento delle infrastrutture in un area a forte vocazione turistica, ha deciso di prendere di petto la questione rescindendo il contratto con Serenissima e annunciando un nuovo bando.

Oltre alla figuraccia internazionale e ai presumibili risvolti giudiziari, la posizione di Serenissima, ma anche di A4 Holding, resta incerta. Difficile immaginare che la nuova proprietà della Spa vorrà e potrà assumersi gli oneri del pasticcio albanese su cui grava un contenzioso di, conti alla mano, circa 17 milioni di euro. Dopo essere stata venduta, infatti, l'azienda non sembra contare né su una florida situazione economica né su un portafoglio di contratti adatto per far fronte a tale esborso. Secondo alcune fonti giornalistiche locali in Albania alcune delle aziende subappaltatrici avrebbero già fatto partire una causa penale, mentre sul fronte italiano uno studio torinese ha ricevuto il mandato di intraprendere ogni azione possibile per ottenere il pagamento dei lavori già eseguiti, più eventuali danni.


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