Quotidiano | Categorie: Fatti

Sanità, Sinigaglia, Moretti e Zottis (PD): il riparto del Fondo sanitario regionale deve essere integrato e poi discusso

Di Emma Reda Martedi 21 Marzo 2017 alle 16:12 | 0 commenti

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"Un brusco stop, ma ampiamente prevedibile, per la Giunta Zaia, colpita e affondata sulla programmazione socio - sanitaria. Quello che ci è stato presentato oggi in Quinta Commissione consiliare permanente è un ‘non riparto' del Fondo regionale e lo abbiamo dimostrato carte alla mano, confrontandolo con il riparto del Fondo sanitario approvato nel 2012, che allora individuò criteri, pesature e stanziamenti per ogni Ulss". Ad affermarlo sono, tramite una nota ufficiale, i consiglieri regionali del Partito Democratico Claudio Sinigaglia, Alessandra Moretti e Francesca Zottis, "al termine dei lavori odierni della Commissione Sanità a proposito del Parere alla Giunta su ‘Destinazione e criteri di ripartizione del Fondo sanitario regionale' per il prossimo quinquennio 2017- 2021".

"Un confronto imbarazzante - sottolineano i consiglieri Democratici - che ha dimostrato la correttezza di allora e l'assoluta mancanza di trasparenza di oggi, frutto anche di un duro conflitto tutto interno alla Lega, tra Giunta e Consiglio regionale. Così oggi non c'è stato alcun ‘via libera', ma tutto è stato rinviato alle prossime sedute con approfondimenti e integrazioni, in modo da poter discutere del riparto vero". "Il provvedimento inviato da Luca Zaia e Luca Coletto - osservano gli esponenti del PD - è stato calibrato apposta per consentire al Presidente e all'Assessore alla Sanità di avere mano libera e distribuire con la massima discrezionalità il riparto sanitario. Otto miliardi da destinare all'assistenza socio- sanitaria, senza però sapere quante risorse sarebbero andate ad una Ulss piuttosto che ad un'altra. Il provvedimento non dice nulla né sulla quota capitaria né sui fondi per far funzionare l'Azienda Zero. Nessun criterio sulla ripartizione territoriale e un tesoretto di 300 milioni tenuto da parte per prudenza. E' semplicemente una delibera irricevibile e il dietrofront della maggioranza nella seduta di oggi ha confermato che avevamo visto giusto". "Si tratta di salvaguardare il ruolo, le competenze e i diritti della Commissione e dei consiglieri - concludono Claudio Sinigaglia, Alessandra Moretti e Francesca Zottis - che hanno la responsabilità di costruire e verificare i criteri e il riparto delle risorse, i quali non possono prescindere dai reali fabbisogni del territorio e che vanno puntualmente analizzati proprio per garantire l'efficienza e l'efficacia del Servizio Sanitario in Veneto. Già la riforma sanitaria è stata approvata a colpi di maggioranza, non consentiremo quindi che si forzi la mano anche sul riparto delle risorse".


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