Pfas, Cristina Guarda: "Stop a iniziative confuse"
Venerdi 21 Aprile 2017 alle 17:23 | 0 commenti
"Giusto un anno fa denunciavo come fosse inutile la nota firmata dalla sezione prevenzione che ordinava in maniera scomposta gli autocontrolli sui pozzi usati per colture e allevamenti, col rischio di vederseli chiudere con un'ordinanza del sindaco se entro 30 giorni gli agricoltori, lasciati senza alcuna assistenza, non avessero dichiarato come intervenire per abbassare le concentrazioni di Pfas: soldi spesi inutilmente dagli agricoltori delle aree contaminate. A distanza di tempo l'assessore all'agricoltura, ha finalmente preso atto dell'inefficacia del provvedimento che non ha permesso di monitorare ed intervenire tutelando i produttori e i consumatori".
Così la consigliera regionale Cristina Guarda (AMP) esprime il proprio giudizio alla luce della decisione della Giunta regionale di stanziare 40 mila euro perché Arpav effettui mille campionamenti nelle acque sotterranee del Basso Veronese, del Vicentino e della Bassa Padovana, al fine di accertare le concentrazioni dei Pfas ‘a catena corta' e ‘lunga'. "Bene lo stanziamento di 40 mila euro, ma resta la necessità di fornire agli agricoltori la massima assistenza negli adeguamenti definendo quali siano i settori più esposti e le priorità di intervento, erogando le necessarie risorse, comprese quelle che dovrebbero risarcire coloro che hanno pagato gli auto-controlli di tasca propria per colpa dell'inerzia dell'assessore Pan che, in quest'anno, ha lasciato gli agricoltori in balia di quella nota. Mi auguro che questo sia il passaggio decisivo che permetta poi di concretizzare i sostegni all'agricoltura in questo delicato momento, senza che vi siano ulteriori e dannose confusioni".
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