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BCE: "solventi" Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca ma serve capitale di 6.4 miliardi di euro in base al quale va definito ammontare ricapitalizzazione precauzionale

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 4 Aprile 2017 alle 22:39 | 0 commenti

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Arrivano praticamente in contemporanea due note analoghe della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca in cui si dà notizia che le due ex Popolari venete, sulla base dei coefficienti patrimoniali consolidati al 31 dicembre 2016, sono considerate dalle autorità bancarie europee entrambe "attualmente solventi", rispettando i requisiti minimi di capitale stabiliti dall'Articolo 92 Regolamento (EU) No 575/2013, anche se non risultano invece rispettati i requisiti di capitale di Pillar 2 e di Combined Buffer. I dati di shortfall (deficit) si traducono, secondo BCE, in un fabbisogno di capitale di 3,3 miliardi di euro per la BPVi e di 3.1 miliardi per Veneto Banca. Tali fabbisogni di capitale, in totale 6.4 miliardi di euro, serviranno poi a "definire l'ammontare effettivo di ricapitalizzazione precauzionale oggetto di determinazione da parte delle Autorità competenti" e a carico dello Stato.

Nel frattempo per "stabilizzare il profilo di liquidità" la BPVi ha presentato un'istanza per ricevere la garanzia statale su ulteriori 2,2 miliardi di emissioni di propri prestiti obbligazionari e Veneto Banca su ulteriori 2,2 miliardi di euro.

 

Il comunicato di Banca Popolare di Vicenza

Come noto Banca Popolare di Vicenza, in data 17 marzo u.s., ha comunicato alle Autorità competenti l'intenzione di accedere al sostegno finanziario straordinario e temporaneo per l'accesso alla misura della "ricapitalizzazione precauzionale" ai sensi del D.L 237/2016, convertito con modificazioni in legge n. 15 il 17 febbraio 2017; inoltre in data 23 marzo u.s ha presentato un'istanza per ricevere la garanzia statale su ulteriori 2,2 miliardi di emissioni di propri prestiti obbligazionari. In tale contesto, la Banca ha ricevuto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze due lettere redatte dalla BCE, indirizzate allo stesso Ministero che, oltre a confermare la sussistenza dei requisiti necessari per accedere alla misura della "ricapitalizzazione precauzionale", in conformità alla normativa vigente, evidenziano quanto segue:
i. sulla base dei coefficienti patrimoniali consolidati al 31 dicembre 2016 la Banca è attualmente solvente, rispettando i requisiti minimi di capitale stabiliti dall'Articolo 92 Regolamento (EU) No 575/2013. Non risultano invece rispettati i requisiti di capitale di Pillar 2 e di Combined Buffer.
ii. i risultati dello stress test del 2016 hanno registrato uno shortfall, solo nello scenario avverso, nel parametro del CET 1 fully loaded a fine 2018 pari a -3,19%, da mettersi in relazione con una soglia dell'8% e con un livello di Total Capital ratio dell'11,5%. Tale shortfall si traduce, secondo BCE, in un fabbisogno di capitale di 3,3 miliardi di euro. Tale fabbisogno servirà poi a definire l'ammontare effettivo di ricapitalizzazione precauzionale oggetto di determinazione da parte delle Autorità competenti.

L'istanza per ricevere la garanzia statale su ulteriori 2,2 miliardi di euro di proprie emissioni obbligazionarie è finalizzata a stabilizzare il profilo di liquidità, rafforzando la counterbalancing capacity che, nelle ultime settimane, è stata negativamente influenzata dalla situazione di incertezza.

L'intenzione di accedere alla "ricapitalizzazione precauzionale" è finalizzata a realizzare il rafforzamento patrimoniale richiesto dalla BCE nell'ambito del processo SREP e necessario ad implementare il nuovo Piano industriale 2017-2021 nel quale è prevista la fusione con il Gruppo Veneto Banca.
A tale riguardo, si precisa che sono già in corso le interlocuzioni con le Autorità competenti al fine di avviare formalmente il processo di "ricapitalizzazione precauzionale".

 

Il comunicato di Veneto Banca

Come noto Veneto Banca, in data 17 marzo u.s., ha comunicato alle Autorità competenti l'intenzione di accedere al sostegno finanziario straordinario e temporaneo per l'accesso alla misura della "ricapitalizzazione precauzionale" ai sensi del D.L 237/2016, convertito con modificazioni in legge n. 15 il 17 febbraio 2017; inoltre in data 23 marzo u.s ha presentato un'istanza per ricevere la garanzia statale su ulteriori 1,4 miliardi di emissioni di propri prestiti obbligazionari. In tale contesto, la Banca ha ricevuto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze due lettere redatte dalla BCE, indirizzate allo stesso Ministero che, oltre a confermare la sussistenza dei requisiti necessari per accedere alla misura della "ricapitalizzazione precauzionale", in conformità alla normativa vigente, evidenziano quanto segue:

i. Sulla base dei coefficienti patrimoniali consolidati al 31 dicembre 2016 la Banca è attualmente solvente, rispettando i requisiti minimi di capitale stabiliti dall'Articolo 92 Regolamento (EU) No 575/2013. Non risultano invece rispettati i requisiti di capitale di Pillar 2 e di Combined Buffer.
ii. I risultati dello stress test del 2016 hanno registrato uno shortfall, nello scenario base, nel parametro del CET 1 fully loaded a fine 2018 pari a 7,03%, da mettersi in relazione con una soglia dell'8%. Tale shortfall (pari a 228 milioni di euro) è stato ampiamente coperto con un'iniezione di capitale da parte dell'azionista di maggioranza Fondo Atlante per 628 milioni di euro (di cui 296 milioni a inizio Gennaio 2017).
I risultati dello stress test del 2016 hanno registrato uno shortfall, nello scenario avverso, nel parametro del CET 1 fully loaded a fine 2018 pari a -2,56%, da mettersi in relazione con una soglia dell'8% e con un livello di Total Capital ratio dell'11,5%. Tale shortfall si traduce secondo BCE in un fabbisogno di capitale di 3,1 miliardi di euro. Tale fabbisogno servirà poi a definire l'ammontare effettivo di ricapitalizzazione precauzionale oggetto di determinazione da parte delle Autorità competenti.
L'istanza per ricevere la garanzia statale su ulteriori 1,4 miliardi di euro di proprie emissioni obbligazionarie è finalizzata a stabilizzare il profilo di liquidità, rafforzando la counterbalancing capacity che, nelle ultime settimane, è stata negativamente influenzata dalla situazione di incertezza.

L'intenzione di accedere alla "ricapitalizzazione precauzionale" è finalizzata a realizzare il rafforzamento patrimoniale richiesto dalla BCE nell'ambito del processo SREP e necessario ad implementare il nuovo Piano industriale 2017-2021, nel quale è prevista la fusione con il Gruppo Banca Popolare di Vicenza.

A tale riguardo, la Banca si precisa che sono già in corso le interlocuzioni con le Autorità competenti al fine di avviare formalmente il processo di "ricapitalizzazione precauzionale".


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