Patrizia Bartelle: “Troppi disservizi a causa dei tagli dei posti letto negli ospedali della Regione”
Lunedi 13 Marzo 2017 alle 15:53 | 0 commenti
La consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Patrizia Bartelle porta a conoscenza, in una nota ufficiale, che "nella notte scorsa, ho accusato qualche problema fisico. Alle 6,30, mi sono quindi recata presso il Pronto Soccorso di Adria. Il medico di turno ha iniziato a visitarmi ma, dopo pochi minuti, è stato costretto a lasciarmi adagiata sopra la barella in quanto ha dovuto rispondere ad un ‘codice rosso' (i medici di PS devono coprire anche questa mansione, mentre gli infermieri effettuano il lavoro di prelievo dei campioni ematici). Alle otto, vengo inviata, in sedia a rotelle, per effettuare delle radiografie. Rientrata in Pronto Soccorso, inizia il mio calvario".
"Stavo per essere collocata nella sala d'aspetto in mezzo a decine di persone vocianti - spiega la consigliera - ma ho chiesto ed ottenuto di rimanere all'interno del reparto di astanteria, in situazione più consona a chi riveste già il ruolo di ricoverato. Peccato, tuttavia, che non si sapesse dove collocarmi, in quanto le poche stanze adibite ad OBI (Acronimo di ‘Osservazione breve intensiva'), con due posti letto, ospitavano già due o tre pazienti in barella, che presentavano evidenti difficoltà di ossigenazione. L'operatore Socio Sanitario in servizio è riuscito, con molta professionalità , a collocarmi tra i letti e le barelle; pur tuttavia, ho dovuto sopportare il disagio di restare seduta per ore in sedia a rotelle, senza possibilità di assumere una postura più comoda". "Durante la distribuzione dei pasti - continua l'esponente Pentastellata - consapevole di non aver diritto al servizio, ho solo chiesto una bottiglia d'acqua, che però mi è stata negata in quanto non rientravo formalmente tra le persone ricoverate in astanteria. Devo ringraziare un OSS che mi ha offerto un bicchiere d'acqua, ma mi sono sentita umiliata come essere umano". "Ho compreso sulla mia pelle - osserva la consigliera - che presso la struttura di Pronto Soccorso c'è carenza di personale, vi sono poche barelle a disposizione e un numero insufficiente di posti letto nei reparti dell'ospedale, dove ricoverare le persone dell'astanteria". "Ad un certo punto - prosegue Patrizia Bartelle - sono stata perfino chiamata con l'appellativo di ‘cliente'. Ma se fossi stata veramente una cliente, avrei sicuramente scelto di essere trasferita presso un'altra struttura, più attrezzata, peccato invece che avessi bisogno di cure mediche. Questo è il disastro delle nuove schede ospedaliere e dei tagli operati ai posti letto negli ospedali di tutta la Regione Veneto. Da utente delle strutture sanitarie, mi sono fatta l'idea che si faccia troppo affidamento sulla professionalità di medici, infermieri e OSS, che sono chiamati a supplire alle lacune strutturali ed organizzative della nostra sanità ". "Penso quindi - conclude Patrizia Bartelle - che manchi una organizzazione e una programmazione sanitaria efficiente, mentre il Governatore Luca Zaia e i suoi Assessori raccontano, con ipocrisia, che quella veneta è una sanità di eccellenza. Dovrebbero sperimentare in prima persona quello che ho provato io".
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