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Dopo aver letto la proposta della presidente della Provincia di Belluno, che come soluzione al problema del debito con Veneto Strade, ieri aveva scritto alla Regione, si legge in una nota, e all'amministratore delegato della società Vernizzi prospettando di prorogare anche nei prossimi mesi la convenzione e a copertura dei costi di utilizzare i fondi che la Regione trasferisce alla Provincia per il demanio idrico, l'assessore regionale alla difesa del suolo Gianpaolo Bottacin ha scritto alla collega ai trasporti Elisa De Berti per evidenziare l'impossibilità di una tale operazione. "Sono diverse le ragioni per cui tale proposta è inattuabile - spiega Bottacin -, ma per rispedirla al mittente basterebbe anche solo la prima: tale proposta è infatti in contrasto con ben tre normative, due regionali e una statale, che regolamentano l'utilizzo dei fondi del demanio idrico e li vincolano all'attuazione di interventi di sistemazione idrogeologica nel territorio provinciale, in conformità alla programmazione regionale".

I riferimenti normativi che cita l'assessore sono l'art. 3, comma 1 della Legge Regionale 2/2006, l'art. 86, commi 1 e 3, della Legge Regionale 11/2001 e l'articolo 86, comma 2, del D.Lgs. 112/1998. "Ma non sono solo le norme espressamente dedicate a vietare l'uso dei fondi proposti dalla Larese - prosegue nell'analisi l'assessore -: è di tutta evidenza infatti che un impiego dei fondi del demanio per coprire il buco con Veneto Strade li distoglierebbe dall'utilizzo per opere di mitigazione del rischio idrogeologico in una provincia particolarmente delicata da questo punto di vista, con oltre seimila frane in continuo movimento". "Se poi qualche amministratore vorrà proseguire ugualmente su questa strada - ammonisce ancora Bottacin - valuti bene le pesanti responsabilità, anche di natura contabile, che potrebbero ricadergli in capo. La presidente Larese prenda carta e penna e metta l'indirizzo giusto alle prossime lettere, senza confondere le responsabilità. Chiami in causa il governo nazionale affinché ripristini immediatamente i soldi che ha azzerato alla Provincia; questa è l'unica possibilità per evitare il caos alla viabilità provinciale bellunese".