Istruzione, Dalla Libera (Veneto Civico): necessario modificare titoli per accesso all'insegnamento
Venerdi 17 Marzo 2017 alle 15:41 | 0 commenti
"Oggi i giovani laureati trovano difficoltà ad accedere all'insegnamento perché le normative richiedono il possesso di titoli particolari e a volte inspiegabili". Così è intervenuto il Presidente del Gruppo consiliare Veneto Civico, Pietro Dalla Libera, nella discussione in Consiglio regionale sulla Mozione e attraverso una nota ufficiale ‘La ‘Buona Scuola' che non c'è: scuole venete senza docenti e caos supplenze'. "Per insegnare discipline giuridiche ed economiche - spiega l'esponente dell'area civica - si richiede, tra le altre, la Laurea in Giurisprudenza ed aver sostenuto esami che abbiano un determinato numero di crediti; ad esempio, è richiesto che l'esame di Diritto pubblico ne abbia 12. Non mi risulta però che nelle Università italiane l'esame di Diritto pubblico nelle facoltà di Giurisprudenza conferisca 12 crediti: possono essere 6, oppure al massimo 9".
"Questo - prosegue Dalla Libera - capita anche a chi si è laureato in altre discipline, come ad esempio in Economia o in Scienze politiche: si è costretti a sostenere esami integrativi in materie in cui si è già stati ben preparati durante il periodo formativo universitario e prescrivere questi esami integrativi, in alcuni casi, non ha nessuna logica". "Se la Regione Veneto avrà maggiore autonomia sull'Istruzione - conclude il consigliere di Veneto Civico - dovranno essere rivisti questi criteri di accesso all'insegnamento, perché i giovani laureati sono costretti a reiscriversi all'Università , molte volte ricorrendo a università private, spendendo parecchi soldi per poter acquisire quel pezzetto aggiuntivo di esame e poter accedere all'eventuale concorso o alla graduatoria per le supplenze".
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