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In Consiglio regionale del Veneto il dibattito sul Referendum sull’Autonomia

Di Note ufficiali Martedi 21 Febbraio 2017 alle 18:33 | 0 commenti

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"Sono amareggiato, perché speravo si entrasse nel merito dell'autonomia, parlare delle materie per altro indicate già dalla delibera di giunta n 315, mentre l'opposizione di centro-sinistra continua a guardare la punta del dito. Mi sembra strano che il Pd sia contrario all'autonomia del veneto: guardate cosa scriveva e diceva il compianto Giuseppe Bortolussi, che voi avevate candidato alla presidenza di questa Regione" Marino Finozzi (Lega Nord), si legge in una nota, ha inviato il centro sinistra a conquistare la sua autonomia: "Sganciatevi dalle dinamiche del vostro partito nazionale. Liberatevi dal gioco di questi partiti nazionali perché i cittadini del Veneto, anche i Vostri elettori, credono e vogliono l'autonomia".

Per Orietta Salemi (Pd) "dopo l'intervento del presidente Luca Zaia io credo che non si possa non cogliere la sfida: noi non abbiamo paura. Certo che se questo referendum diventa il gradino per arrivare all'Indipendenza del veneto noi ci opporremo. All'indomani del voto favorevole del referendum noi dobbiamo essere pronti a dire su quali materie siamo pronti a imboccare la strada dell'autonomia, altrimenti noi avremo imbrogliato i veneti. Accetto la sfida di Zaia, ma mettiamoci a lavorare da subito e da subito avviare la riflessione su cosa possiamo con realismo portare a casa" . A Finozzi ha replicato Alessandra Moretti (Pd): "Il Pd ha dato prova in aula di avere la capacità di argomentare costruttivamente la propria posizione. Casomai siete voi che governate da 20 anni questa Regione e non avete portato a casa nulla. Chiamiamo le cose come stanno: io credo che la vostra sia una battaglia strumentale. Avete un Pd che a fronte di una necessità di avere maggiore autonomia si è sempre detto disposto a trattare e a discutere con il governo, ma voi non avete mai avviato in verità un programmo serio e concreto. Il referendum da voi proposto è un vero inganno politico istituzionale. Invece di spendere i soldi per il referendum diamo quei milioni previsti per questa consultazione a quei veneti travolti dal crollo del sistema delle banche popolari, crollo nel quale chi ha governato questa regione ha delle responsabilità almeno per omesso controllo". Massimo Giorgetti (Fi) ripercorrendo la storia del percorso autonomista in Veneto ha voluto ricordare di come: "ancora come Alleanza nazionale riuscimmo a spiegare al nostro partito l'importanza dell'autonomia perché allora come oggi, questo tema è centrale per la nostra Regioni. Oggi si apre la possibilità di giocare una carta importante: siamo qui, dopo un confronto che dura da vent'anni, e abbiamo tutti assieme trovare la possibilità di fare il referendum. Non mi interessa chi si prenderà il merito di ciò: a me interessa che si faccia questo referendum. Abbiamo la possibilità di dimostrare a qualsiasi governo, e su questi temi non c'è un governo nazionale amico, quale sia la volontà dei cittadini veneti, senza mediazioni. Questo è un momento di svolta. Andiamo avanti: abbiamo il dovere di trovare una soluzione soprattutto ora in una congiuntura economica che penalizza la nostra comunità. Abbiamo il dovere di assumerci le nostre responsabilità: il gruppo di Forza Italia esprime un voto convinto in quest'aula come nelle piazze e in tutte le sedi". Bruno Pigozzo (Pd) "Premesso che l'autonomia sta a cuore del Pd, declinata in maniera coerente con i principi costituzionali, premesso che il federalismo è stata anche una nostra battaglia importante, ci sono almeno due punti di contraddizione nella proposta in discussione. Il referendum è uno strumento valido e con tutti i crismi, ma noi riteniamo che il referendum vada riempito di contenuti cosa che aveva già sollevato l'allora ministro Costa nel rispondere al governatore Zaia. LA seconda cosa che mi chiedo è perché la delibera di Giunta che individua le materie e gli ambiti dell'autonomia sia rimasta nel cassetto. Noi, come Pd, abbiamo una proposta di contenuti e competenze che possono essere materie di trattative e negoziato con il governo". Sergio Berlato (FdI-An Mcr): "Il Pd parla di costi e sprechi? Pensate a quanto costa la gestione fallimentare dell'accoglienza degli immigrati. Noi non vogliamo che i soldi vengano dissipati: vogliamo invece puntare a un vero e proprio investimento, questo è il referendum. Noi invitiamo tutti i veneti a dare un segnale chiaro a livello nazionale. I Veneti sono stufi di sentir parlare: vogliono l'autonomia. E' un nostro diritto" .


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