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"L'omaggio che la Carnegie Hall sta dedicando alla Serenissima colpisce per la rara eleganza, l'attenta ricerca, lo studio filologico rigoroso messo a disposizione della platea cosmopolita che da New York segna e anticipa le grandi tendenze culturali". Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, questa sera, martedì 7 febbraio, si legge in una nota, su invito della prestigiosa istituzione culturale newyorkese assisterà assieme al Direttore artistico del Festival "Serenissima", Clive Gillinson e al Console generale d'Italia a New York, Francesco Gennardi, alla esecuzione dell'unico oratorio di Vivaldi giunto a noi, la "Juditha Triumphans" eseguita dalla "Venice Baroque Orchestra" diretto dal Maestro Andrea Marcon potando il saluto della Regione del Veneto a questo appuntamento culturale.

"Onestamente il lavoro proposto a New York e che si sviluppa dalla Carnegie Hall in vari spazi della città coinvolgendo numerosi attori istituzionali e culturali - ha detto Ciambetti - lascia ammirati perché si vede riconosciuto e valorizzato come raramente accade il valore della cultura veneta nelle più diverse sfumature che, per dirla con le parole dello stesso Gillinson, il passare del tempo ha reso meno familiari, se non sconosciute aggiungo io, ai più. Ecco allora la riscoperta delle antesignane del femminismo europeo, narrate nella performance ‘Il valore delle donne' su testi seicenteschi portati in scena in Inglese a Casa Italiana Zerilli-Marimo alla New York University, oppure, sempre sul tema delle donne, il focus su Barbara Strozzi e la proposta dell'ensemble ‘Tenet' su "The secret lover: Women in 17th-Century Italy" per non parlare della riflessione alla The Frick Collection su Pietro Aretino, partendo dal famoso ritratto del Tiziano, presto a pretesto per dimostrare come le ‘fake-news', I cui Aretino era maestro, non sono certo invenzione dei nostri tempi. Insomma - continua Ciambetti - è impressionante vedere come si concreta sotto i nostri occhi la rivalutazione dell'eredità lasciata dalla Serenissima, per usare le parole del curatore del festival, che raggiunse non solo la supremazia sui mari, ma anche nel campo del progresso democratico, prosperità finanziaria, oltre ai traguardi colti nell'ambito culturale e dell'innovazione". Prima dell'evento alla Carnegie Hall, il presidente Ciambetti ha visitato la mostra allestita dal Consolato italiano", uno dei motori di questo festival" ha detto Ciambetti, dedicata all'arte del Vetro di Murano. "Anche in questo caso - ha detto Ciambetti - colpisce il valore della proposta e il fatto che sia ospitata nel Consolato italiano che si è reso protagonista attivo di questo omaggio alla Repubblica di Venezia riscuotendo un successo non marginale, il che premia il lavoro svolto dal console Gennardi e dai suoi collaboratori, a iniziare dal console aggiunto Chiara Saulle, in questo caso veri ambasciatori della Serenissima". Il presidente del Consiglio proprio al Consolato italiano ha voluto anche sottolineare "lo spazio dato dalla stampa newyorkese a questa straordinaria manifestazione - ha concluso Ciambetti - indicata come ideale, per dirla con il New York Times, per rinfrancare la mente e lo spirito e fuggire anche solo per qualche ora, dalle tempeste politiche che in questi giorni imperversano su Twitter e nelle televisioni statunitensi".