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Fidas Vicenza: l’influenza colpisce i vicentini e le riserve di sangue si riducono

Di Note ufficiali Mercoledi 18 Gennaio 2017 alle 09:54 | 0 commenti

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Vicenza può contare su cittadini generosi sotto più punti di vista, dal volontariato alla filantropia in senso più ampio, ma in alcuni periodi dell’anno le riserve di amore per il prossimo sembrano costringere i sanitari a raschiare il barile. È il caso delle donazioni di sangue, che nel Vicentino, in questa stagione particolarmente fredda, appaiono ancor più necessarie. Il presidente provinciale di Fidas Vicenza, Mariano Morbin: “Nessun allarme, ma raccomandiamo ai donatori di essere costanti nel donare il sangue, specie in questo periodo”.

“L’inverno è stato mediamente mite, ma questi ultimi dieci giorni di temperature rigide, alle quali da tempo non eravamo più abituati – spiega il presidente provinciale di Fidas Vicenza, Mariano Morbin – hanno provocato un’impennata di influenze e, di conseguenza, ridotto il numero di donatori di sangue disponibili. Le riserve delle Ulss vicentine sono soddisfacenti, ma è opportuno ricordare ai donatori in salute di fare uno sforzo in più”. Fidas Vicenza, attraverso la propria segreteria provinciale e gli 80 gruppi nel territorio provinciale, si è prontamente attivata, per ricordare ai propri donatori di essere costanti nel compiere quell’atto di solidarietà che significa salvare una vita. Ed a Vicenza, effettivamente, la generosità non manca. Infatti, sono oltre 18mila i donatori di sangue, con all’attivo più di 30mila donazioni. Numeri di tutto riguardo, che fanno di Fidas Vicenza la prima federata veneta e la terza a livello nazionale. “Non stiamo vivendo una situazione di allarme – conclude il presidente Morbin – ma è bene risvegliare le coscienze e chiedere uno sforzo in più a quei donatori che hanno perso l’abitudine di andare a donare costantemente. Si tratta di un ulteriore impegno indispensabile a portare a livelli di sicurezza le scorte di emocomponenti a livello nazionale, per sopperire a quelle regioni in cui, per motivi meteorologici, i donatori non sono riusciti a raggiungere i centri raccolta sangue. Ricordiamo, inoltre, che una donazione costante stabilizza le riserve di sangue ospedaliere ed al contempo consente al donatore di tenere monitorato il proprio stato di salute. Solidarietà e benessere, quindi, vanno di pari passo”.

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