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"Conoscere le mafie", presentato il progetto della Regione Veneto

Di Comunicati Stampa Mercoledi 15 Febbraio 2017 alle 17:14 | 0 commenti

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E' stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Venezia
presso la Sala stampa di Palazzo della Regione, il Progetto ‘Conoscere le mafie, costruire la legalità 2', promosso dalla Regione Veneto e realizzato insieme ad Avviso Pubblico, con la preziosa collaborazione del Forum italiano per la sicurezza urbana. Si tratta, si legge in un comunicato, di un piano formativo composto di 21 giornate formative (3 per ciascuna provincia) e 7 seminari tematici (1 per provincia), rivolto alle Polizie locali, a funzionari e amministratori pubblici e ad altri soggetti direttamente interessati al tema della prevenzione e del contrasto al crimine organizzato e della promozione della cultura della legalità.

Le iniziative previste, che avranno luogo dal febbraio 2017 al luglio 2018, sono finalizzate a
diffondere una corretta ed aggiornata conoscenza sulla sicurezza urbana e sulla presenza di
fenomeni criminosi e di stampo mafioso nel territorio, a favorire il networking tra operatori delle
forze dell'ordine, a fornire un'opportunità di aggiornamento sulle tecniche operative, a diffondere
buone prassi amministrative di prevenzione e contrasto. "Il progetto che oggi abbiamo presentato è stato voluto fortemente da questa Amministrazione regionale e richiesto a gran voce dal territorio - ha commentato l'Assessore alla cultura, al territorio e alla sicurezza della Regione del Veneto Cristiano Corazzari - I temi della prevenzione e del contrasto all'infiltrazione della criminalità organizzata e di stampo mafioso nella nostra comunità sono oramai una priorità non più rinviabile o che possa essere ignorata. Per questo è necessario affrontarli prima di tutto attraverso una adeguata elaborazione culturale e formativa dedicata agli operatori della sicurezza che quotidianamente sono impegnati su questo fronte. Grazie alla legge regionale n. 48/2012 "Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile" questa Giunta ha deciso di concretizzare queste priorità in una nuova progettualità dove l'obiettivo primario è la formazione della polizia e degli amministratori locali, focalizzata sulla presenza di fenomeni criminosi e di stampo mafioso, senza trascurare la formazione di base utile quotidianamente agli operatori".
"Ci tengo anche ad evidenziare - ha concluso l'Assessore - che si tratta di un percorso che prevede
anche dei momenti seminariali e di approfondimento su temi importanti come: Sicurezza urbana e
criminalità organizzata, Nuovo codice dei contratti e degli appalti pubblici, Piani anticorruzione,
Anticorruzione sociale, Buone prassi e sviluppi legislativi nel contrasto al gioco d'azzardo patologico, Infiltrazioni mafiose
".
A seguire il Vicepresidente di Avviso Pubblico Nicola Leoni, Sindaco di Gazoldo, dopo aver
ringraziato il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, l'assessore Cristiano Corazzari e l'intera
struttura dirigenziale e organizzativa, il Forum italiano per la sicurezza urbana e la Direzione
Investigativa Antimafia per la preziosa collaborazione, ha aggiunto: "La Regione del Veneto e il
suo modello formativo stanno diventando sempre di più un esempio a livello nazionale, in particolar
modo nel costituendo Coordinamento delle Regioni aderenti ad Avviso Pubblico. Si tratta di un
piano formativo complesso, articolato ma di grande interesse, per la sua innovatività, per il tentativo
di coniugare i temi della sicurezza urbana e delle infiltrazioni mafiose, per vastità territoriale ed
organizzativa, per la scelta di offrire i medesimi contenuti e modelli formativi su tutto il territorio
regionale, provando davvero a creare una cultura comune e diffusa, a costruire reti preventive
".
"Le numerose vicende registrate negli ultimi mesi in alcune province del Veneto, ed in particolar
modo nelle città di Padova, Verona, Venezia e Treviso, dimostrano che il Veneto non è una terra di
mafia ma è una terra che interessa molto alla mafie. Per questo bisogna affiancare all'attività di
repressione svolta dalle forze dell'ordine e dalla magistratura anche l'opera culturale e formativa
verso gli enti locali e la società civile
- ha concluso Leoni - perché per prevenire il fenomeno è
necessario conoscerlo, apprendere buone prassi, fare rete. Il progetto ‘Conoscere le mafie, costruire
la legalità2' va proprio in questa direzione, rappresentando una opportunità unica che la Regione
del Veneto offre ad amministratori locali, a personale della polizia municipale e a tutta la
cittadinanza per conoscere il fenomeno mafioso e sapere come affrontarlo
." Alla conferenza stampa erano presenti anche il Vice Prefetto di Venezia Vito Cusumano, il Prefetto di Rovigo Enrico Caterino e alcuni rappresentanti della squadra mobile di Venezia. Durante la conferenza stampa è stato consegnato il programma degli incontri di formazione, aggiornato al primo semestre, strutturato in forma decentrata in tutte le province venete. 


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