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Claudio Sinigaglia: “In Quinta commissione, l’esame del ‘non riparto’ del Fondo sanitario regionale: atto di arroganza di Zaia e Coletto che calpestano le istituzioni, umiliando tutto il Consiglio”

Di Note ufficiali Lunedi 13 Marzo 2017 alle 15:17 | 0 commenti

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"Domani in Quinta commissione assisteremo a una farsa, con l'esame del ‘non riparto' del Fondo sanitario regionale. Luca Zaia e Luca Coletto stanno calpestando le istituzioni, umiliando tutto il Consiglio". Questa la dura presa di posizione degli esponenti del Partito Democratico in Quinta commissione Claudio Sinigaglia, Alessandra Moretti, Bruno Pigozzo e Orietta Salemi, insieme al capogruppo Stefano Fracasso, contenuta in una nota ufficiale scritta, "alla vigilia di una seduta che si annuncia - affermano - animata. Il Presidente e l'Assessore alla Sanità, con la loro sfacciataggine, ci stanno prendendo in giro. Avevamo chiesto che questo provvedimento venisse esaminato perché è di competenza del Consiglio, come ha confermato l'Ufficio legislativo, dandoci ragione".

"Ma Luca Zaia - puntualizzano gli esponenti democratici - ha inviato in Commissione il ‘non riparto' del Fondo sanitario regionale. Si tratta di un provvedimento, C.R . 7 del 7 febbraio scorso, che è la sagra dell'ovvio ma, soprattutto, non dice quali saranno i finanziamenti destinati alle Ulss e alle aziende per far funzionare il sistema socio sanitario. Sappiamo benissimo che ci saranno otto miliardi da destinare alle funzioni di assistenza sociosanitaria, ma quanti andranno all'Ulss 1 anziché all'Ulss 6? E quanto sarà la quota capitaria? E, ancora, quanto si spende per far funzionare l'Azienda Zero? Sappiamo anche che una parte del Fondo verrà destinato alla prevenzione, il 5% secondo la normativa nazionale, anche se il Veneto non lo ha mai rispettato, e che un'altra parte, il 45%, spetterà alla sanità ospedaliera. Al territorio andrà il 50%, ma è la scomposizione di queste percentuali che si chiama riparto e che vorremmo decidere, così come impone la legge, nell'esercizio della funzione programmatoria che spetta ai consiglieri".

"Invece la Giunta ha deciso diversamente - concludono i Consiglieri - "e noi non ci stiamo: domani avremo all'ordine del giorno il ‘non riparto', con un'ulteriore ‘chicca': il provvedimento, nel deliberato, consente a Luca Zaia e Luca Coletto di fare praticamente quello che vogliono. Vengono infatti destinate le risorse del riparto senza definirne l'ammontare e avrà pure la durata quinquennale. Incredibile, mai vista un'arroganza di questo tipo, un accentramento che esclude il ruolo del Consiglio, umilia il Presidente del Consiglio regionale e quello della Quinta commissione, a cui è stata servita una colossale bufala. Istituzioni calpestate e leggi raggirate: sarebbe questa la tanto invocata autonomia del Veneto? Zaia faccia un passo indietro, ritiri il ‘non riparto', rinunciando a un atto di insopportabile arroganza"


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