Biotestamento, Patrizia Bartelle (M5S): "Dov'è finita la politica?"
Lunedi 20 Marzo 2017 alle 17:26 | 0 commenti
"Dove son finiti i grandi tenori?". A rilanciare una provocazione di Enrico Mentana è la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Patrizia Bartelle. "Lunedì scorso, alla Camera - rileva l'esponente pentastellata - era calendarizzato l'avvio della discussione sul cosiddetto biotestamento a pochi giorni di distanza dal cancan mediatico sollevato dalla morte di dj Fabo. Non posso non sposare in pieno, al cento per cento, le parole del direttore del tg di La7 che aveva commentato causticamente come, se si fosse trattato ad esempio del 'Milleproroghe', ci sarebbero stati tutti in aula. D'accordo che storicamente il lunedì è giornata di rientro a Roma e che se davvero esiste la volontà di dare un segnale al Paese in questa direzione se ne vedranno i frutti nelle prossime settimane, ma stupisce comunque l'aver visto il deserto alla prima convocazione...".
Bartelle come Mentana, insomma, sulla stessa linea: "Il timore, più che i banchi vuoti di settimana scorsa, riguarda i contenuti del provvedimento e la preoccupazione, a questo punto del tutto legittima, che cammin facendo lo stesso si svuoti del suo contenuto a furia di emendamenti per accontentare le parti. Siamo alle solite, la politica, quella che si scandalizza, si indigna, promette o peggio se ne esce con paroloni e proclami nell'immediatezza dei fatti, quando può e anzi deve intervenire, rimanda o peggio decide di non affrontare le cose". La consigliera del M5S, nel dare fiato alle parole di Mentana, non può non pensare alla situazione, del tutto simile, che riguarda Venezia, dove la sua proposta sull'istituzione del registro della Dat, la Dichiarazione di anticipo trattamento sanitario in caso di fine vita, giace da oltre un anno a Palazzo Balbi.
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