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Azzalin: "La Corte Costituzionale non può essere buona o cattiva a seconda delle convenienze elettorali di Zaia"

Di Note ufficiali Lunedi 13 Febbraio 2017 alle 16:42 | 0 commenti

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"Luca Zaia dovrebbe far pace con se stesso: la Corte Costituzionale non può essere ‘buona' o ‘cattiva' a seconda delle sue convenienze elettorali. La Consulta va bene quando dichiara legittimo il referendum sull'autonomia, mentre non può discutere su leggi, leggine e altri temi di scarsa rilevanza delle Regioni, come affermato dal Presidente, in particolare quando mette a rischio l'assurdo Pdl sui Veneti - minoranza nazionale". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Partito Democratico Graziano Azzalin per il quale "un politico serio e responsabile ha il dovere di essere coerente, non di commentare le questioni politiche in modo diametralmente opposto, solo sulla base del proprio tornaconto elettorale".

"Che il Governo avrebbe impugnato il provvedimento era scontato - sottolinea l'esponente dei Democratici - abbiamo passato un'intera seduta a spiegarlo a Zaia e alla sua maggioranza, ma inutilmente. Il Veneto, infatti, non fa parte delle minoranze storiche nazionali e il richiamo alla Convenzione Quadro del Consiglio d'Europa è sbagliato, poiché eventuali aggiunte, successive alla ratifica, possono essere fatte soltanto dallo Stato. Questo era ben chiaro a tutti, ma il Governatore ha voluto tirar dritto, incurante della palese incostituzionalità della Legge, per poi fare la vittima e accusare. Un film, questo, già visto, il Governo e ‘Roma ladrona' che impediscono ai veneti di essere ‘padroni a casa nostra', e li tratta da ‘sudditi'".

"Capisco il nervosismo del Presidente Zaia - continua il consigliere regionale - visto che non è la prima volta che le Leggi della sua Giunta vengono impugnate. Ma, invece di attaccare, il Governatore dovrebbe porsi delle domande sul proprio modo di agire: non basta agitare la bandiera della ‘legittimità popolare' per fare quello che gli pare, senza conseguenze".

"La realtà però è questa - chiosa Graziano Azzalin - e Zaia con la sua uscita ha dato di fatto il via alla campagna elettorale della Lega per le prossime Politiche. Una campagna elettorale, per la quale è funzionale dare corso ad un costoso referendum sull'autonomia, che non servirà assolutamente a niente, se non a spendere soldi dei veneti che invece avrebbero potuto essere impiegati in modo più costruttivo".

Leggi tutti gli articoli su: Partito Democratico, Luca Zaia, Graziano Azzalin

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