Asili nido solo per Veneti,Sbrollini: “E’ incostituzionale, la Lega vuole creare bambini di serie A e serie B”
Mercoledi 15 Febbraio 2017 alle 16:10 | 0 commenti
"Il Consiglio Regionale Veneto ha approvato la proposta di legge che dà la priorità negli asili nido comunali ai bambini i cui genitori siano residenti in Veneto da almeno 15 anni. E' un' altro provvedimento fortemente ideologico del centrodestra che intende negare l'integrazione, anzi, cerca di ostacolarla. Questa nuova legge non è solamente sbagliata, è un danno enorme alla ricchezza culturale ed economica del nostro territorio. La Lega Nord e la Giunta Zaia vogliono creare bambini di serie A e serie B, dando opportunità solamente a chi è Veneto da molto tempo creando problemi non solo agli stranieri ma danneggiando anche a qualsiasi famiglia italiana che negli ultimi 15 abbia scelto di vivere nella nostra Regione".A dirlo, in una nota, è l'onorevole Daniela Sbrollini.
"Con questa legge nessuna giovane famiglia vorrà venire ad abitare nel nostro territorio, e sappiamo invece quanto ne avremmo bisogno, vista la preoccupante situazione demografica.
Su questo provvedimento interverrà sicuramente la Corte Costituzionale, poiché si limita la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, costruendo invece discriminazioni che non possono essere accettate. Nella scorsa legislatura alla Camera dei deputati ho fatto parte della Commissione per l'infanzia e so bene che il Veneto vive una grande carenza di realtà educative ed insegnanti per l'infanzia, occorre investire di più, non si può risolvere il problema danneggiando la situazione di bambini e famiglie.
Il Partito Democratico in parlamento in questi ultimi anni ha approvato numerosi provvedimenti per sostenere le giovani coppie ed il percorso formativo di tutti i bambini: abbiamo ideato e finanziato con 600 euro al mese il pagamento degli asili nido tutte le donne che scelgono di rientrare al lavoro dopo i primi mesi di maternità , altri 960 euro di bonus bebè annuali per le famiglie in difficoltà , promosso la creazione di percorsi formativi che fin dall'infanzia abbiano l'obiettivo dell'integrazione e della rimozione delle discriminazioni e stiamo lavorando ad una nuova legge che garantisca sicurezza per tutti i bambini negli ambienti scolastici.
L'autonomia delle regole che ha la Regione su questi temi non può assolutamente ledere i diritti fondamentali di chi vive in Italia. Mi opporrò in tutti i modi a questo terribile provvedimento propagandistico."
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