Ambiente, Azzalin (Pd): “In II Commissione il mio Pdl sui Parchi: legare le politiche di sviluppo locale con azioni di mantenimento della biodiversità delle aree protette”
Giovedi 2 Febbraio 2017 alle 16:05 | 0 commenti
"Dobbiamo rilanciare il sistema Parchi del Veneto, legando le politiche di sviluppo locale con il mantenimento della biodiversità delle aree protette, che sono una grande ricchezza della nostra regione. Non se ne può parlare solo in termini di riduzione della spesa o dei problemi causati dalla fauna selvatica". Queste le parole, come si legge in una nota del Consiglio regionale del Veneto, del consigliere regionale PD, Graziano Azzalin, primo firmatario della proposta di legge approdata questa mattina in Seconda commissione insieme a quella della maggioranza, con le prime audizioni di comunità locali e associazioni di categoria. "Il Veneto deve dotarsi adesso di una strategia regionale per la biodiversità e di un programma per il sistema delle aree protette.
È necessario introdurre una ‘missione di scopo' per i singoli Parchi in modo da caratterizzarli e poter verificare al meglio l'attività che viene svolta. Si inizi quindi da una Legge quadro e poi si vada a riformare ogni parco sulla base delle proprie caratteristiche, semplificando le procedure amministrative e facendo un'adeguata pianificazione urbanistica. In questa ottica rientra anche il Parco interregionale del Delta del Po, per garantire una più efficace tutela e valorizzazione: serve un'intesa con la Regione Emilia-Romagna con cui definire i tempi e il percorso istitutivo del Parco, ispirandosi ai principi di leale cooperazione istituzionale, economicità e semplificazione amministrativa". "Possono esserci delle convergenze con la proposta della Giunta, a patto che vengano abbandonate strategie antistoriche e poco lungimiranti: la lotta alla proliferazione della fauna selvatica, a partire dai cinghiali, deve avvenire con gli strumenti legislativi attuali e non scardinando il sistema delle aree protette. Inoltre la consultazione dei sindaci, che è strategica, non può avvenire a posteriori né in maniera episodica: i territori devono essere responsabilizzati perché sono loro a dover svolgere un ruolo da protagonisti", chiude Azzalin. "Investire nelle aree protette è importante - aggiunge il consigliere Andrea Zanoni, vicepresidente della commissione Ambiente - In Veneto in Italia è il fanalino di coda in tema di parchi nazionali e regionali con un 5,1% di superficie protetta contro il 32% del Piemonte, 15,6% della Lombardia, 19,5 del Friuli e una media nazionale del 20,5% - I parchi sono una cosa che i cittadini vedono con favore soprattutto in una regione come il Veneto che è tra le più cementificate dell'Unione Europea. Sono anche un'opportunità occupazionale: in Europa danno lavoro a 1,5 milioni di persone, tre nella stagione primaverile ed estiva".
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