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Alessandra Moretti spiega il progetto di Legge per reintrodurre l'obbligo vaccinale in Veneto: "Lo suggeriscono scienza e buonsenso"

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 5 Aprile 2017 alle 17:56 | 1 commenti

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La consigliera regionale del Partito Democratico Alessandra Moretti, è la prima firmataria di un Progetto di Legge, voluto assieme ai colleghi Graziano Azzalin, Bruno Pigozzo, Claudio Sinigaglia, Francesca Zottis, Cristina Guarda, Franco Ferrari e Piero Ruzzante, che mira a "reintrodurre nella nostra Regione l'obbligo vaccinale, superando così la Legge regionale n. 7 del 2007 «Sospensione dell'obbligo vaccinale per l'età evolutiva», dato che a distanza di dieci anni, gran parte delle argomentazioni poste a sostegno di quella normativa sono state ormai confutate da dati scientifici incontrovertibili, che dimostrano, in modo oggettivo, come la salute pubblica sia messa in serio pericolo dal calo della copertura vaccinale".

Soprattutto in Veneto e, in particolare, nel Vicentino, sempre più famiglie decidono di non vaccinare i propri figli, in molti casi mal consigliate da chi utilizza un proprio ruolo di prestigio per fare disinformazione. "Solo per fare un esempio - spiega Moretti -, la vaccinazione contro il morbillo, se in Veneto si attesta sulla soglia dell'89%, nel vicentino si ferma al 85%, ovvero ben dieci punti sotto la soglia di sicurezza. Di recente, a Padova, è stato ricoverato un bambino con diagnosi di scarlattina, che invece era stato colpito da morbillo, e che ha contagiato quattro coetanei che si trovavano con lui in sala d'attesa; in seguito, il focolaio si è diffuso fuori le mura ospedaliere, tant'è che un ventiseienne si trova tuttora ricoverato in prognosi riservata. Questo, dimostra come sia estremamente pericoloso per la salute pubblica il calo delle vaccinazioni in atto nel nostro territorio, determinato anche dal negativo impatto della normativa regionale del 2007, nonché dalla disinformazione veicolata soprattutto attraverso i Social Media. E il calo è evidente nonostante le famiglie di immigrati vaccinino i propri figli quasi al 100 per cento, mettendo così in sicurezza anche i bambini italiani".

"Ce lo insegna la scienza - sottolinea la consigliera - che la vaccinazione è un preciso atto di responsabilità civile e sociale, in quanto tutela la salute pubblica impedendo la circolazione degli agenti patogeni. L'efficacia dei vaccini è un fatto oggettivo, che trova solide basi scientifiche e che dunque non può essere confutato da chiacchiere, pregiudizi o fobie immotivate".
"La buona Politica - continua Moretti - deve stare dalla parte della scienza e quindi del buon senso. Trovo inaccettabile, solo per pregiudizi e cattiva informazione in materia, che si metta seriamente in pericolo soprattutto la salute di bambini fragili e malati gravemente".
"Questo nostro progetto di Legge - chiosa Alessandra Moretti - va oltre quanto disciplinato dalle normative in materia vigenti in Emilia - Romagna e Lombardia, dato che estende l'obbligo vaccinale non solo alle quattro classi tradizionali (poliomielite, difterite, tetano e epatite B) ma anche a quelle recenti, consigliate ma non cogenti, annoverate nel calendario vaccinale regionale (morbillo, parotite, varicella, rosolia, rota virus e emofilo). Il Pdl che presentiamo introduce, inoltre, la gratuità della vaccinazione su base volontaria, (anche in considerazione del fatto che la prevenzione determina un abbattimento della spesa sanitaria), l'incremento della copertura vaccinale del personale che lavora a contatto con i bambini, anziani e soggetti particolarmente esposti al rischio contagio, nonché campagne di formazione e informazione per promuovere la cultura della vaccinazione".
Anche Bruno Pigozzo, "da biologo e da genitore" sottolinea come "la storia della Medicina abbia ampiamente dimostrato come la stimolazione del sistema immunitario determini grandi risultati per la messa in sicurezza della collettività". Sulla stessa linea Graziano Azzalin, secondo il quale per garantire la salute della collettività "bisogna agire sui grandi numeri, preservando i cittadini da quelle malattie che potrebbero essere evitate". Per Francesca Zottis "il diritto alla salute si affianca alla tutela della sicurezza pubblica, che è un obiettivo prioritario della nostra Regione; infatti, la sicurezza pubblica può essere declinata anche garantendo a tutti la libertà di circolazione senza paura di essere contagiati". Cristina Guarda (AMP) aggiunge che non vanno dimenticate le sofferenze del passato, quando "tanti nostri bambini morivano ancora di morbillo". Piero Ruzzante (Gruppo misto- Articolo 1- MDP) conclude: "la politica deve stare con la scienza, con quel metodo scientifico che Galileo Galilei ha così ben promosso. La Legge regionale del 2007, che vogliamo superare, ha parzialmente determinato il calo di vaccinazioni in Veneto, e chi allora quella normativa l'ha votata si porta dietro una precisa responsabilità civile.".


Commenti

Inviato Mercoledi 5 Aprile 2017 alle 18:29

E' vero il buon senso suggerisce molte cose, anche in merito ai politici da eleggere!
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