Alessandra Moretti: “Dopo il porto, ora anche l'aeroporto cade in mani straniere. Dov'è Zaia?”
Martedi 28 Marzo 2017 alle 18:26 | 1 commenti
"Se questi sono gli assaggi della vena autonomista di Zaia, allora siamo a posto: sua è la responsabilità politica se oggi, dopo il porto, anche l'aeroporto di Venezia (terzo scalo italiano per traffico aereo) rischia di finire in mani straniere. Curioso modo di gestire gli affari della Regione, questo. Quello che produce e va bene, le aziende che fanno profitti e gli scali strategici per un Paese come il nostro votato al turismo, Venezia in prima linea, noi lo cediamo all'estero". Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale del Partito Democratico Alessandra Moretti, che spiega come "invece di valorizzare i nostri imprenditori e custodire ricchezze e capacità che qui si sono formate, Luca Zaia si impegna sul bilinguismo e su un referendum che non serve certo per ottenere l'autonomia.
Intanto, via i veneti dal porto e dall'aeroporto: per il Governatore è sufficiente che nelle scuole e nei cantieri si parli il dialetto". "Il Veneto - puntualizza la consigliera dei Democratici - è un territorio che ha prodotto e produce un'ingente ricchezza. Se non vogliamo diventare periferici, dobbiamo essere in grado di stimolare ed attrarre capitali da investire nel nostro territorio. Vedo il rischio di una deriva contraria a quel sano ‘protezionismo' capace di tutelare le nostre aziende, e questa deriva è il frutto di una leadership inesistente, incapace di fare scelte lungimiranti, che investano in ‘asset' fondamentali per la crescita e lo sviluppo del territorio". "Le infrastrutture - conclude Alessandra Moretti - rappresentano un elemento strategico e la Regione, in primis, non può essere sempre assente. Dopo le banche, le autostrade e il porto, anche l'aeroporto viene ora ceduto a due fondi stranieri".
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