Quotidiano | Categorie: Lavoro

A Vicenza già 3 morti sul lavoro fino al 9 febbraio e in Italia sono 69: intanto ad Asti...

Di Giorgio Langella Lunedi 13 Febbraio 2017 alle 19:46 | 0 commenti

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«Mihai, morto in cantiere e buttato in discarica: condannati due costruttori» titolava Il Corriere della Sera in cronaca di Asti l'11 febbraio (aggiornando la notizia il 13) prima di un sommario ancora più allucinante: «Il manovale rumeno, lavoratore in nero, perse la vita nel 2009 cadendo da un ponteggio. I datori di lavoro fecero sparire il corpo, rimasto per quattro anni senza nome e poi identificato con la prova del Dna. Minacce al collega: "Non dire niente..."». Sembra un racconto dell'orrore ma succede in Italia. E chissà quante volte. Intanto, al 9 febbraio, sono 67 i morti per infortunio sul lavoro da inizio anno. A Vicenza sono 3, a Verona 3, a Rovigo 2, a Venezia 2, a Treviso 1 ... Loro hanno un nome e un cognome ... ma quanti ce ne sono come Mihai Istoc che sono invisibili, scomparsi, senza identità? Che non sono neppure numeri di una statistica. Che non si deve sapere che hanno vissuto. Trasformati in rifiuti da un sistema spaventoso che li sfrutta e li fa sparire quando non servono più.

Leggi tutti gli articoli su: Mihai Istoc

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