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Armi negli ospedali, Zanoni (PD): "In arrivo la ‘legge Beretta’ da parte di una maggioranza schizofrenica e berlatizzata"

"Il comportamento della maggioranza è schizofrenico e il regolamento che permetterà l'accesso con armi negli ospedali ma non in Consiglio regionale, che di fatto sarà escluso dall'applicazione del regolamento, ne è la riprova. Avanti così, al servizio di Berlato, con sprezzo del ridicolo". Andrea Zanoni, esponente del Partito Democratico a Palazzo Ferro Fini si esprime così alla vigilia della seduta di domani, dove si voterà il ‘Regolamento sulle modalità di accesso e di permanenza nelle sedi istituzionali della Regione del Veneto, degli enti del servizio sanitario regionale, degli enti strumentali e degli organismi sottoposti a controllo e vigilanza della Regione'.

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Giorno del Ricordo, la tragedia delle foibe nelle scuole venete

ArticleImage I ragazzi delle scuole primarie e secondarie del Veneto dovranno conoscere e capire gli eventi che portarono alla tragedia delle foibe e dell'esodo degli italiani dall'Istria e dalla Dalmazia. Lo prevede il protocollo d'intesa tra Regione Veneto, Ufficio scolastico regionale e Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati: oggi la Giunta regionale, si legge in una nota, su proposta dell'assessore all'istruzione Elena Donazzan, ha approvato l'intesa, che sarà valida per tre anni. "Sottoscriverò pubblicamente il protocollo dopodomani nella sede del Consiglio regionale, alla vigilia del Giorno del Ricordo, che si celebra in tutta Italia per legge nazionale il 10 febbraio - annuncia l'assessore Donazzan - L'obiettivo di questa intesa tra istituzioni, educatori e testimoni di quegli eventi è di non relegare il 10 febbraio ad un anniversario tra i tanti, ma di fare della vicenda delle foibe e dell'esodo, sconosciuta ai più sino a pochi anni fa, materia di approfondimento scolastico, con persone esperte e qualificate dal punto di vista storiografico.

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Achille Variati risponde all'assessore regionale Elena Donazzan sul TPL con SVT

ArticleImage Il Presidente della Provincia Achille Variati risponde alla lettera aperta a lui indirizzata dall'Assessore Regionale Elena Donazzan sul trasporto pubblico locale.

Gentile Elena, mi piace essere preciso nelle risposte e, soprattutto, mi piace verificare quello che dico. Per questo, non appena ricevuta la tua lettera attraverso la stampa, ho chiamato il Presidente e il Direttore Generale di Svt, azienda unica del trasporto vicentino urbano ed extraurbano. E' vero, la biglietteria della stazione in viale Milano è chiusa la domenica: è antieconomico tenerla aperta per pochi utenti, visti anche i continui tagli al trasporto pubblico da parte della Regione Veneto (questi sì dovresti conoscerli bene), per cui dirottiamo gli utenti all'edicola interna (che però chiude alle 12.30) e alla tabaccheria della vicina stazione ferroviaria (che chiude alle 19.30). Il cartello che indica queste due alternative è visibile proprio nella vetrata della biglietteria.

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Inchiesta: la formazione in Regione Veneto, il presunto "Clan Romano" ed Elena Donazzan. 700 mln dei fondi pubblici 2007-2013 in “mano” a consulenze private: il cv virtuale di Lara Lupinc e il "facilitatore" Roberto Canal

Stiamo leggendo centinaia di pagine di documenti, incrociando i dati e verificando i fatti con chi può saperne ma, soprattutto, voglia, e coraggio, di parlare dei fondi in gran parte europei, gestiti dalla Regione Veneto a favore di enti esterni accreditati, scrivevamo il 2 gennaio nel primo di questa nuova serie di articoli di un'inchiesta sulla formazione regionale, già abbozzata più volte in passato, senza sensibilizzare a sufficienza, forse anche perchè fatta di stralci parziali, tutti coloro che avrebbero dovuto responsabilizzarsi al riguardo. Ma, leggendo, sfogliando e verificando, il nostro lavoro è ora arrivato organicamente al sesto capitolo consecutivo spiegando e documentando come «nella selezione, nella redazione dei bandi e nel complesso sistema di gestione e controllo interno sarebbero stati distratti più di 100 milioni di euro all'anno, una cifra seconda per importanza solo a quella del bilancio della sanità regionale».

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Veneto Banca, Fitch assegna il rating ai due titoli con garanzia dello Stato

ArticleImage Veneto Banca comunica che in data odierna l'agenzia di rating Fitch ha assegnato il rating ai due titoli con garanzia dello Stato emessi in data 2 febbraio 2017 ai sensi del Decreto Legge n. 237/2016. Su entrambe le emissioni di 1,75 miliardi di euro (Veneto Banca 02/02/2019 0,4% con garanzia dello Stato - IT0005239527- e Veneto Banca 0,5% 02/02/2020 con garanzia dello Stato - IT0005239535 -), Fitch ha assegnato rating a lungo termine pari a BBB+.

 

In considerazione della garanzia diretta, incondizionata e irrevocabile dello Stato Italiano, i rating sono allineati a quelli della Repubblica Italiana.

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Andrea Zanoni (PD): “Curogna, no alla nuova vasca di contenimento a Pederobba. Un nuovo studio conferma la sua inutilità: la Regione fermi uno scempio ambientale ingiustificato”

ArticleImage "Non c'è alcun bisogno di una vasca di contenimento sul Curogna, perché non esiste il rischio esondazioni. La Regione non dia l'autorizzazione per un'opera devastante per l'ambiente". La richiesta arriva, si legge in una nota del Consiglio regionale del Veneto, dal Consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni, commentando il nuovo studio idraulico e idrogeologico realizzato da uno studio di Belluno per quanto riguarda la messa in sicurezza del torrente Curogna nel comune di Pederobba (TV). "Le simulazioni - spiega l'esponente democratico - dimostrerebbero che in caso di piena il torrente Curogna rimarrebbe confinato nel suo alveo, confermando che la cassa di espansione già esistente, ovvero il bacino naturale del torrente, permetterebbe un sufficiente deflusso dell'acqua rendendo superfluo quello artificiale. Il torrente rimane, infatti, confinato nel suo alveo senza coinvolgere le aree a valle.

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Baldin e Scarabel (M5S): “L’Assessore regionale Donazzan ha dichiarato guerra alla compagnia La Piccionaia per lo spettacolo Fa’afafine”

Tiene ancora banco la messa in scena, anche Vicenza, dello spettacolo gender Fa'afafine.  "L'Assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan ha dichiarato guerra alla compagnia La Piccionaia che ha in gestione il teatro Astra di Vicenza per lo spettacolo Fa'afafine in programma il prossimo sette marzo per le scuole della città. L'Assessore ha raccolto oltre 78mila firme su una petizione online per chiedere alla ministra Valeria Fedeli di impedire che gli istituti aderiscano ad un'iniziativa chiaramente ostile al sano sviluppo psicoaffettivo dei ragazzi, ennesima infiltrazione dell'ideologia gender nelle nostre scuole". Sono le dichiarazioni dei Consiglieri regionali e componenti della Commissione consiliare istruzione Erika Baldin e Simone Scarabel (Movimento 5 Stelle) che affidano ad una nota scritta il commento del M5S regionale sulla questione.

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Avviato nuovo percorso per Nuova Agenda Digitale Veneto 2020

Con i primi due incontri in programma oggi a Verona, dedicati alle nuove sfide in materia di sanità digitale e di infrastrutture, trasporti e mobilità, si è avviato il percorso che porterà alla ridefinizione dell'Agenda Digitale del Veneto in prospettiva 2020. "L'Agenda Digitale del Veneto - spiega in una nota del Consiglio regionale del Veneto, il vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin - è il documento di programmazione che serve a guidare strategicamente l'azione dell'amministrazione regionale per supportare lo sviluppo dell'economia e della società sul piano dell'informatizzazione e delle tecnologie digitali. L'obiettivo è contribuire alla costruzione di un nuovo Veneto, per tutti i cittadini, per le imprese, per gli enti pubblici, per le associazioni, insomma per tutto il nostro territorio".

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Per l'Hit Show si ai minori di 14 anni se accompagnati, Fiera di Vicenza: "ci scusiamo del refuso"...

Aveva destato non pochè polemiche la decisione di Italian Exhibition Group Spa, di non permettere l'accesso al prossimo Hit Show ai minorenni.  L'appuntamento, imperdibile per gli appassionati di caccia, che si terrà in fiera a Vicenza dal 11 al 13 febbraio. Ora, lo stesso ente organizzatore, in una nota, su cui torneremo abreve, comunica la svista: "Gli under 18 potranno entrare solo se accompagnati" anche se sul sito e sul facsimile del biglietto di ingresso campeggia chiarissima la scritta con la probizione. Tra i primi a battersi contro l'iniziale divieto era stato il Presidente terza Commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto, Sergio Berlato: "Ci chiediamo quali menti contorte abbiano partorito una simile decisione che vieta agli appassionati di farsi accompagnare dai loro figli e dai loro nipoti."

 

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CGIL Veneto, osservazioni riguardanti la disciplina e la valorizzazione delle aree protette

La scrivente Organizzazione Sindacale, si legge in una nota della CGIL Veneto, ha preso in esame i contenuti dei due Pdl in oggetto ed esprime le seguenti osservazioni, finalizzate a sollecitare e garantire piena coerenza tra i provvedimenti da adottare e le positive finalità dichiarate da entrambe le proposte di legge: La valorizzazione della biodiversità nelle aree protette non deve essere soggetta a vincoli incongrui e predeterminati come la "limitazione e razionalizzazione della spesa", ma deve collocarsi nella prospettiva condivisibile di una gestione improntata a efficienza, efficacia, economicità. Per questa ragioni riteniamo che non sia accettabile, nel triennio 2017 - 2019, una riduzione delle già magre risorse destinate alle aree protette della Regione Veneto.

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Definire 9 euro ad azione BPVi un'elemosina o accettarli è libertà del socio. L'esperto: avevo scritto per primo che non valeva 62,50 euro, ora dico che vale molto di più di 10 centesimi

ArticleImage L'assemblea dell'Associazione "Noi che credevamo nella BPVi" ha radunato al palazzetto dello sport di di Via del cavalieri di Vittorio Veneto oltre 1.000 soci che, in sintesi, hanno dato un responso, almeno nella stragrande maggioranza (qui il video integrale di VicenzaPiu.tv), all'offerta di transazione proposta dalla Banca Popolare di Vicenza. La risposta è stata un secco "no"! L'offerta dei 9 euro è stata definita un'elemosina e, sorprendentemente, anche un uomo di Chiesa, come don Enrico Torta, ha invitato gli azionisti a "non accettare elemosine". Ovviamente ognuno è libero di definire come meglio crede un'offerta come quella avanzata dalle due Popolari venete, che, ricordiamolo, hanno presentato proposte analoghe: 9 euro fissi esentasse per la BPVi (il 14,4% dei 62,5 euro e il 15% "secco dei 60 euro della precedente fissazione di valore da parte degli organi bancari stessi) e per Veneto Banca il 15% del prezzo pagato per la sottoscrizione di sue quote, che nell'arco dei 10 anni suddetti sono state molto più variabili di quelle della Popolare vicentina.

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Lunedi 26 Giugno 2017 alle 21:05 da kairos
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